In teoria non c’è nessuna differenza tra la teoria e la pratica. In pratica c’è.
Affermazione di Yogi Berra, famoso giocatore di baseball, diventata il motto di Achille Varzi.
Di Varzi, segnalo inoltre la sua notevole biografia negativa.
In teoria non c’è nessuna differenza tra la teoria e la pratica. In pratica c’è.
Affermazione di Yogi Berra, famoso giocatore di baseball, diventata il motto di Achille Varzi.
Di Varzi, segnalo inoltre la sua notevole biografia negativa.
Fonti affidabili1 riportano che Achille Varzi, professore alla Columbia University, si presenti alla prima lezione di logica indossando una maglietta con la seguente scritta (ovviamente in inglese):
Niente è meglio del sesso.
La logica è meglio di niente.
Quindi la logica è meglio del sesso.
Pare che Varzi dedichi la prima lezione a spiegare l’errore: “niente” non è una cosa, e se la si considera come tale ci si imbatte in simili errori. I filosofi parlano, in questo caso, di ipostatizzazione.
Mi viene il dubbio che un simile errore venga commesso anche da Joseph Ratzinger quando spiega cosa significa entrare in quaresima:
Significa iniziare un tempo di particolare impegno nel combattimento spirituale che ci oppone al male presente nel mondo, in ognuno di noi e intorno a noi. Vuol dire guardare il male in faccia e disporsi a lottare contro i suoi effetti, soprattutto contro le sue cause, fino alla causa ultima, che è satana.
In questa affermazione, il male è una cosa solo in senso retorico o anche in senso metafisico?
La differenza tra dittatura e democrazia è che in democrazia prima si vota e poi si prendono ordini, in dittatura non dobbiamo sprecare il nostro tempo andando a votare.
Charles Bukowski, attribuito
Il cinismo di Bukowski è impressionante, tuttavia coglie un aspetto molto importante della democrazia: il voto.
Iniziamo con lo sgombrare il campo da un equivoco: il voto è condizione necessaria ma non sufficiente della democrazia. In altre parole, se non si organizzano votazioni possiamo tranquillamente affermare che non c’è democrazia, ma la presenza di votazioni non è sufficiente a farci dormire sonni tranquilli. Continua a leggere “Il vuoto della democrazia”