Io di economia ne capisco veramente poco; ho letto un paio di libri squisitamente divulgativi, qualche articolo non tecnico e poco altro. Sono convinto che “libero mercato” indichi una cosa bella, ma da bravo filosofo mi fermo con mille dubbi su quel “libero”, senza mai arrivare al “mercato”.
Tutto ciò fa di me una delle persone meno indicate per disquisire di faccende economiche come il liberismo e l’attuale crisi finanziaria. Non so se il fallimento delle grosse banche americane sia l’inequivocabile dimostrazione dell’inadeguatezza del libero mercato o, al contrario, dei guasti che possono arrecare interventi statali errati. Non lo so, vorrei saperlo ma l’impresa mi sembra improba.
Invidio chi ha certezze.
Una cosa, però, mi ha colpito, e la dico senza per questo voler difendere una delle due scuole di pensiero. Quando leggo che:
Purtroppo il neoliberismo, semplicemente, non è mai esistito.
mi chiedo: e questo cosa significa?
Non dico che non sia vero, dico solo che è la scusa alla quale ricorrevano i comunisti quando venivano posti di fronte ai disastri, umanitari ed economici, dei paesi cosiddetti comunisti. “Il vero comunismo, semplicemente, non è mai esistito”, “Quello in Unione Sovietica (o in Cina, o nella Germania dell’est, eccetera) non è vero comunismo”, e così via.
È sempre difficile confrontare i fatti con le idee.