Un cittadino tedesco con un tumore alla prostata si sottopone a un intervento chirurgico che, come conseguenza inevitabile, gli impedirà per sempre di avere figli. Per assicurarsi di avere comunque una discendenza biologica, l’uomo decide di congelare il proprio seme. Tuttavia una lettera archiviata male – certe cose capitano anche in Germania – e la clinica dove l’uomo aveva depositato il proprio seme lo butta.
Ne nasce un caso giuridicamente interessante. L’uomo infatti chiede un risarcimento, il quale però viene negato perché non c’è lesione corporale (richiesta dal codice civile tedesco). Lo sperma era parte del corpo dell’uomo, ma una volta depositato non lo era più, per cui niente risarcimento.1
Il caso arriva alla Corte federale di giustizia che nel novembre del 1993 decide che è vero, lo sperma congelato non è più parte del corpo e non è neppure previsto che vi ritorni, come accade invece per il sangue prelevato per una autotrasfusione oppure per un ovulo che, dopo l’inseminazione in vitro, viene impiantato nell’utero della donatrice. Tuttavia questo sperma “ha per l’integrità del soggetto di diritto e per la sua capacità personale di realizzazione e decisione la stessa importanza di un ovulo o di un’altra parte del corpo protetti [dal codice civile]”.2
Quindi, sì al risarcimento per lesioni del corpo.
In altre parole: il corpo di quell’uomo era anche nei congelatori di una (negligente) clinica tedesca.3
O, in altre parole ancora, lo sviluppo della tecnica ha separato quello che potremmo chiamare il corpo biologico (l’organismo vivente) dal corpo funzionale o sociale4 (le cose che svolgono la funzione del nostro corpo). Lo sperma congelato non è più parte del corpo biologico, ma è parte del corpo funzionale (perlomeno nel caso sia l’unica possibilità di avere figli).
Potremmo pensare una cosa simile per la maternità surrogata, ma mi limito a suggerire la cosa.
- O, immagino, un risarcimento più contenuto per inadempienza. [↩]
- Bundesgerichtshof, 9 novembre 1993, in Familienrecht, 1994, pp. 154-156. La traduzione italiana proviene da Stefano Rodotà, La vita e le regole: tra diritto e non diritto, Feltrinelli, p. 80. Il caso è anche citato da Gregor Christandl in un contributo su Altalex. [↩]
- La decisione della Corte in realtà non afferma questo, ma si limita a una analogia. [↩]
- Corpo funzionale non mi piace, ma corpo sociale è già usato per indicare ad esempio organizzazioni come i sindacati o i partiti. [↩]