Non ci sono tigri, qui

Sono al Festival del film di Locarno, in questi giorni, e a parte qualche film – bello The Girl with All the Gifts di Colm McCarthy, ve lo consiglio – ho visto un tutt’altro che discreto apparato di sicurezza.

Scrivo “tutt’altro che discreto” perché mi pare che si impegnino, gli agenti di sicurezza, a essere notati. Immagino sia una strategia anche quella, per dissuadere malintenzionati, solo che a me ricorda una vecchia gag.
Vado a memoria: entra in scena uno con un grosso e rumoroso macchinario, pieno di lucine e cosi che girano. L’altro gli chiede a che cosa serve, quel grosso e rumoroso macchinario. “È una macchina contro le tigri che ho appena inventato”. “Ma qui non ci sono tigri!”. “Allora funziona”.

È un pensiero maligno, lo so, e c’è poco da scherzare in questi tempi. Intanto, ieri notte un ubriaco ha dato fuoco ad alcune apparecchiature danneggiando lo schermo in Piazza Grande.

La giuria postmoderna

Il film Tableau noir del regista svizzero Yves Yersin ha ricevuto una menzione speciale della giuria del Concorso internazionale del Festival del film Locarno.
Il problema è che – come ha raccontato il regista durante la cerimonia di premiazione – al mattino gli era stato detto che il film aveva vinto il Pardo d’argento e solo dopo, mentre già stava andando immaginiamo tutto felice verso Locarno, gli è stato detto che no, in realtà aveva solo una menzione speciale. Continua a leggere “La giuria postmoderna”

Herzog il relativista

Al Festival del film Locarno ho visto due dei quattro episodi di Death Row II, la serie di quattro documentari su altrettanti condannati a morte negli Stati Uniti realizzata del regista tedesco Werner Herzog.

L'intervista a Blaine Milam
L’intervista a Blaine Milam

Ogni documentario inizia in una maniera che ho trovato molto forte: la voce fuori campo di Herzog che afferma di essere negli Stati Uniti come ospite e, in quanto tale, di rispettare le loro scelte in fatto di pena capitale, di rispettarle ma, visto il suo diverso bagaglio culturale, di essere in profondo disaccordo. Continua a leggere “Herzog il relativista”