Uno degli articoli più letti è su una celebre citazione di Galileo: “La matematica è l’alfabeto nel quale Dio ha scritto l’universo”. Celebre ma quasi sicuramente falsa, con ogni probabilità inventata da Walt Disney per riassumere un più lungo passaggio del Saggiatore.
Intendiamoci: il pensiero di Galileo è certamente quello. Forse non apprezzerebbe una formulazione così sintetica, magari preferirebbe lasciar da parte il riferimento alla divinità – io farei così se venissi accusato di eresia – ma la frase è un fedele riassunto del suo pensiero. È curioso trovare una citazione che è al contempo errata e fedele.
Su Facta trovo la ricostruzione di un altro caso simile. Al posto di Galileo abbiamo Voltaire e il suo “non condivido la tua opinione ma morirò affinché tu possa esprimerla”, frase che a quanto pare Voltaire non ha mai scritto o pronunciato.
Anche in questo caso all’origine della falsa citazione c’è una sintesi. In questo caso da parte di Evelyn Beatrice Hall che nel 1907, ha riassunto così l’atteggiamento di Voltaire nei confronti di Helvétius, accusato di ateismo. Hall ha imprudentemente virgolettato la frase, dando il via al malinteso. Ma di nuovo, il pensiero è quello, per quanto Voltaire avrebbe forse preferito una formulazione più morbida (non ce lo vedo a fare il martire).
Già che parliamo di citazioni inventate, un caso molto celebre riguarda Einstein e la scomparsa delle api che lascerebbe all’umanità quattro anni di vita. Citazione curiosa, visto che Einstein è un fisico e non un biologo. Ed è inoltre morto nel 1955, quando dell’ambiente fregava poco (Primavera silenziosa di Rachel Carson è stato pubblicato nel 1962). Infatti, secondo Snopes, la frase sarebbe stata inventata negli anni Novanta da alcuni apicoltori preoccupati per le importazioni di miele.
Una cosa curiosa è che la citazione di Einstein, quasi certamente inventata di sana pianta e che non trova riscontri nel suo pensiero, sia semplicemente etichettata “unproven” da Snopes. Mentre la frase di Voltaire, che rispecchia il suo pensiero, è definita da Facta “una citazione fuorviante, che veicola una notizia falsa“. Mi pare un caso di “verismo del fact-checking“.
Aggiornamento
SMBC ne aggiunge un’altra: