Giorgio Israel, a proposito del rapporto tra teorie scientifiche e metafisica, scrive:
Nessuna persona seria potrà sostenere che l’idea [scientifica] della fissità delle specie non abbia un’ispirazione teologica.
A costo di passare per persona non seria (un pericolo che corro volentieri), mi chiedo se non si possa capovolgere la frase:
Nessuna persona seria potrà sostenere che l’idea [teologica] della fissità delle specie non abbia un’ispirazione scientifica.
Detto altrimenti: i primi “teologi”, i primi cioè che parlarono in senso divino della fissità delle specie, scelsero la fissità invece della instabilità o mobilità per questioni legate alla divinità e alla natura oppure, più banalmente, perché osservarono che le specie erano stabili? In quel momento erano più scienziati o più filosofi?