Un laico è semplicemente una persona non appartenente al clero: in poche parole, chiunque non sia sacerdote è laico. Per dire: Odifreddi è un laico, come lo sono Paola Binetti, Luca Volontè e, ultimamente, anche “don” Gelmini.
Nulla di strano, quindi nell’essere laici e cattolici.
Qualcuno lo spieghi ai titolisti del Giornale, che evidentemente confondono i laici con gli atei, come se tutti i credenti dovessero fare i preti.
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Revisionismo storico
Tutta colpa di Paul K. Feyerabend: l’allievo ribelle di Popper, l’anarchico del metodo scientifico, uno che nel 1964 era in cattedra a Berkeley e applaudiva la rivolta degli studenti libertari e antidogmatici.
“Feyerabend l’anarchico di Ratzinger“, Il Giornale, 14 gennaio 2008
Caro Imre [Lakatos],
Un paio di giorni fa c’è stata una piccola rivoluzione a Berkeley con circa 200.000$ di danni per vetrine rotte, e per bombe lanciate contro le stazioni di polizia, un poliziotto ucciso, molti feriti; sono stato in strada la maggior parte del tempo mentre questo succedeva, ero molto curioso e sono quasi stato colpito da una pietra; il giorno dopo in entrambe le mie lezioni ho predicato (a) contro l’integrazione (“significa che bisogna far passare tutti attraverso lo stesso tritacarne e tirar fuori fuori esattamente la solita salsiccia puzzolente, tipicamente americana”), (b) contro la “rivoluzione” (che non è affatto una rivoluzione, fa ridere). Slogan (introdotto da me qui, ma inventato dal KPD in Germania del 1929): Il nemico è a sinistra.Lettera del 20 febbraio 1970 (da M. Motterlini, a cura di, Sull’orlo della scienza, Milano, Cortina, 1995, p. 205)
Se questo è un applauso, la lettera dei 67 docenti dell’Università La Sapienza sulla visita di Ratzinger è una ovazione.
In realtà la posizione di Feyerabend sulle rivolte di Berkeley era molto più elaborata di questa piccola, ma significativa, citazione. Da buon anarchico dadaista, Feyerabend criticò sia le autorità universitarie (e venne ricambiato: pare che Searle cercò di cacciarlo) che i leader studenteschi, rintracciando in entrambi lo stesso autoritarismo; apprezzò, o comunque solidarizzò, con gli studenti.
Gravità e Gravitazionismo
Alcuni secoli fa, in Inghilterra, esisteva un giornale, fantasiosamente chiamato The Newspaper, sul quale scriveva un cronista esperto in faccende religiose. Questo cronista teneva un diario che, come usava all’epoca, veniva stampato in parecchie copie e appeso lungo una lunga sbarra di metallo nei principali centri cittadini: come dicevano gli inglesi, veniva “messo on line”. Continua a leggere “Gravità e Gravitazionismo”
Il nome della bimba mai nata
Una delle accuse che si rivolgono agli antiabortisti è quella di essere contro i diritti delle donne. Secondo me è una accusa infondata: non necessariamente essere contrari all’aborto significa avere poca o nulla considerazione per le donne, non necessariamente chi vede negli embrioni dei soggetti portatori di diritti svaluta per questo i diritti delle donne.
Chiarito questo, sarebbe gradita una maggiore attenzione da parte di chi, legittimamente, manifesta le proprie opinioni sui diritti degli embrioni. Michele Brambilla, ad esempio, avrebbe dovuto rileggere meglio il suo articolo per Il Giornale sul tragico omicidio di Barbara Cicioni: Il nome della bimba mai nata. Continua a leggere “Il nome della bimba mai nata”
Buona Pasqua?
Maurizio Ferraris sarà contento: il curioso sondaggio da lui auspicato nelle pagine di Babbo Natale, Gesù Adulto. In cosa crede chi crede? è stato effettivamente condotto.
Il Giornale ha posto a 600 italiani alcune domande sulla fede cattolica. Domande semplici, dal dogma della immacolata concezione alla trinità passando per il credo e i nomi degli evangelisti. Il risultato è efficacemente riassunto nel titolo dell’articolo: Perché non possiamo dirci cattolici. La sacra ignoranza degli italiani.
Due piccoli esempi: ben il 23 percento ignora che oggi è il giorno della resurrezione di Gesù e solo il 37 percento degli intervistati crede nella resurrezione della carne (ma quest’ultima domanda è stata posta con un piccolo trabocchetto).
È proprio il caso di dirlo: Buona Pasqua?
Notizie illustrate
Filippo Facci, su Il Giornale:
Il problema è che ormai sono tutti giornalisti: gli addetti stampa come le porgitrici di microfono come il Gabibbo e i marchettari di settore. In compenso fotografi e cameramen non sono giornalisti nonostante forniscano immagini che sostituiscono le notizie (…).