Sono sempre più numerose le ricerche sulle cosiddette illusioni cognitive: dall’economia alla medicina passando per politica e informatica, è facile imbattersi in articoli che affrontano quelle che potremmo chiamare distorsioni della nostra facoltà di giudizio.
Un esempio: molti sono convinti gli immobili siano un buon investimento (“investire nel mattone è sempre una buona cosa”). Secondo alcuni questo giudizio è (in parte) viziato dalla non ottimale memoria dei prezzi: trattandosi di grossi importi, ci ricordiamo meglio quanto valeva una casa venti o trent’anni fa, mentre ricordiamo con più difficoltà quanto costavano un caffè, un libro o altri beni decisamente più economici delle case.
La domanda che anima questo post è: perché parlare di illusione e non di un semplice errore? Continua a leggere “Tu chiamale se vuoi illusioni”