Primo antefatto
Leggo una affermazione filosoficamente interessante e, per certi versi, inoppugnabile:
La parola era prima dell’uomo: la parola ha concepito l’uomo, gli ha dato un nome e una figura.
Tentiamo di capire come dalla parola è disceso l’uomo, poiché non ci sarà mai dato di capire come dall’uomo sia discesa la parola.Giuseppe Sermonti, Il tao della biologia, Lindau, 2007, p. 44
Se non fosse per il paragone, filosoficamente discutibile e pure un po’ rozzo, tra “uomo” e “parola”, sottoscriverei questa affermazione.
Prima della parola che lo nominasse, l’uomo non c’era, non poteva esserci. Il passaggio dalla non parola alla parola, dal non linguistico al linguistico, è inesprimibile, perché appunto la parola non può dire ciò che viene prima di essa. Non che il passaggio inverso sia più semplice, come al contrario sembra suggerire la frase citata.
Questa frase, però, non si trova in un saggio filosofico: la si può leggere in un libro che l’editore definisce “condito da una notevole veste scientifica”. Continua a leggere “Attenzione: filosofi in libertà”