Come siano andate di preciso le cose, nessuno lo sa. Sta di fatto che ad un certo punto, l’uomo iniziò a parlare, ad emettere suoni articolati che altri uomini, udendoli, possono comprendere. L’uomo iniziò anche a tracciare dei segni grafici che altri uomini, vedendoli, possono comprendere: un segno per uomo, uno per casa e così via.
Infine, molto tempo dopo, l’uomo associò i suoni ai segni grafici: per scrivere casa non si deve più tracciare un simbolo che significa casa, ma un insieme di segni che stanno per il suono delle parola pronunciata. Se prima ad ogni segno corrispondeva un concetto, adesso vi corrisponde un suono.
Due recenti campagne pubblicitarie mostrano i limiti di quella straordinaria invenzione che è l’alfabeto. Continua a leggere “Alfabeti e analfabeti”