L’ombra della luce

Se la luce è lo strumento della visione, l’ombra sarà il suo grande antagonista. Ci si nasconde nell’ombra perché nell’oscurità lo sguardo non penetra. Ma è anche vero che la vista non può fare a meno dell’ombra: l’informazione contenuta nell’ombra è un ausilio fondamentale per la visione. L’evoluzione ha tenuto conto di un mondo pieno di ombre e ha selezionato i sistemi biologici adattandoli alle differenze di oscurità.

Roberto Casati, La scoperta dell’ombra, Milano, A. Mondadori, 2000, pag. 8

Proviamo a riscrivere l’ultima frase:

Il buon Dio, nella sua infinita provvidenza, ha tenuto conto di un mondo pieno di ombre e ha creato i sistemi biologici adattandoli alle differenze di oscurità.

Oppure, più semplicemente:

Il mondo è pieno di ombre e i sistemi biologici sono sensibili alle differenze di oscurità.

Cosa cambia tra le tre versioni? Per il discorso del libro di Casati, che descrive come conosciamo le ombre e come conosciamo attraverso le ombre, praticamente nulla: per questi discorsi non ha importanza sapere se la causa di un fenomeno è il buon Dio oppure l’evoluzione, ma importa che il fenomeno ci sia e, soprattutto, che si sia in grado di descriverlo correttamente.

Luce e ombra

L’oscurità nasconde: non sappiamo cosa c’è all’interno di una stanza buia. Qualsiasi cosa si trovi al suo interno, non viene vista, non è possibile conoscerla. Ma basta accendere la luce, illuminare il locale, perché tutto risulti chiaro e comprensibile.
Questo semplice evento è forse la migliore illustrazione della potente e diffusa metafora della luce come conoscenza contrapposta all’oscurità come ignoranza.

Platone è forse il primo ad utilizzare questa potente immagine evocativa: nel mito della caverna (Repubblica, libro VII), la fonte della conoscenza è appunto la luce, la brillante e purtroppo lontana luce del fuoco. Senza questa luce, che è l’idea del bene, gli uomini incatenati vivrebbero nell’oscurità completa, non vedrebbero e non conoscerebbero nulla; grazie ad essa vedono e conoscono, anche se, per colpa delle catene, la loro vista è limitata alle ombre, insoddisfacente via di mezzo tra la luce diretta e l’oscurità totale. Continua a leggere “Luce e ombra”