La differenza tra l’eugenetica nazista e quella odierna è sottile. Se prima era imposta dall’alto, oggi passa attraverso la libera scelta individuale.
Eugenia Roccella durante l’incontro Generare un uomo perfetto?, Meeting per l’amicizia fra i popoli, Rimini, 23 agosto 2007.
Forse sono disattendo io, ma la differenza non mi sembra poi così sottile.
Purtroppo non sono riuscito a vedere il filmato dell’incontro e mi devo accontentare del breve riassunto, ma sembra che i vari partecipanti (Roberto Colombo, Eugenia Roccella e Marco Bregni) considerino equivalenti i concetti, tutti interpretati molto allegramente, di uomo sano, uomo migliore e uomo perfetto.
Roberto Colombo, ad esempio, si chiede: «Cos’è la perfezione dell’uomo? Non è assenza di difetti, non è un problema di ‘materiali’. […] Perfezione deriva dal latino perficio che significa portare a compimento, quindi ha a che fare col destino dell’uomo. La perfezione c’è già, è Gesù Cristo e la nostra vocazione sta nel conformarci a Lui».
Confidiamo che si riferisca agli aspetti etici di Gesù Cristo. Perché uno potrebbe pensare che Colombo, essendo il direttore del Laboratorio di Biologia Molecolare e Genetica Umana all’Università Cattolica di Milano, si auguri un abbassamento della speranza di vita a 33 anni.