A proposito di gelato OGM, Metro ha pubblicato ieri (23/6/09) una breve intervista a Andrea Campelli, Corporate communication manager Unilever Italia, raccolta da Giovanni Pasimeni. Continua a leggere “Il gelato OGM”
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Una vicenda mediatica
Metro news di oggi, opinione di Bruno Mastroianni, docente di comunicazione: Ma il cuore di Eluana vive ancora:
Quella di Eluana è ormai una questione inverosimilmente ingarbugliata. Ed è inutile che si cerchi di risolverla sul piano della bioetica e del diritto. La vicenda è ormai soprattutto una vicenda mediatica.
Va bene, è «soprattutto una vicenda mediatica», ma non è soltanto una vicenda mediatica, e non si capisce per quale motivo non la si possa affrontare sul piano della bioetica e del diritto. Continua a leggere “Una vicenda mediatica”
Logica giornalistica
La pillola del giorno dopo è ormai il contraccettivo più scelto dalle giovanissime: il 55% delle confezioni acquistate viene usato da ragazzine tra i 14 e i 20 anni.
Oltre al fatto che a 20 anni si è ancora “ragazzine”, è interessante notare la logica di questa notizia: poiché (premessa) il 55% delle persone che usano la pillola del giorno dopo ha tra i 14 e i 20 anni, allora (conclusione) la pillola del giorno dopo è il contraccettivo più utilizzato a quella età.
In base alla stessa logica, se mi accorgo che in un ristorante i clienti sono soprattutto uomini tra i 30 e i 45 anni, posso tranquillamente concludere che la maggior parte degli uomini tra i 30 e i 45 uomini va lì a mangiare. Oppure, se so che praticamente tutte le persone che vanno in vacanza a Bordighera amano il mare, devo concludere che praticamente tutte le persone che amano il mare vanno a Bordighera. Ancora: se scopro che un certo tipo di reati è commesso in prevalenza da stranieri, posso concludere che la quasi totalità degli stranieri commette quel tipo di reati… ehi, questa devo averla già letta da qualche parte!
È sicuro: i giornalisti ragionano così. Spero che albergatori e ristoratori usino un’altra logica, altrimenti potrebbero restarci male.
Flatulenze giornalistiche
È attivo da alcuni giorni Progetto Galileo: un blog che vuole contrastare «[l’]antiscientismo psicodelirante di certe parti sociali, una tecnofobia paradossale nell’era tecnobioinformatica e un sensazionalismo dei media che pur di shockare si inventa notizie inesistenti» (tratto dal manifesto del sito).
Se trovate che tutto ciò sia una esagerazione, vi consiglio la lettura di questo editoriale di Osvaldo Baldacci su Metro del 21 febbraio 2008: Quel modello britannico di futuro (click sull’immagine per ingrandirla, o qui per il download):
Il titolo di questo post, flatulenze giornalistiche, non vuole essere offensivo: si riferisce all’assenza di ragionamenti. Per usare una metafora abbastanza in voga, è scritto di pancia e non di testa: e se è frutto del basso ventre, il risultato non può che essere quello…