Musica e spiritualità

Breve resoconto dell’incontro su Musica e spiritualità, tenutosi presso l’aula magna Università degli Studi – Milano Bicocca il 19 marzo 2006.

Il tema centrale dell’incontro, dedicato alla memoria di Alessandro Nangeroni, studioso e ricercatore di temi antropologici e religiosi, è la musica come linguaggio spirituale e quindi universale, segno di unione dei popoli. Gli organizzatori hanno giustamente pensato di inserire, tra un intervento e l’altro, degli interessanti momenti musicali e spirituali. Continua a leggere “Musica e spiritualità”

Musica e spiritualità

Itinerario attraverso le tradizioni musicali di ebraismo, cristianesimo e Islam.

Partecipano Franco Battiato, Angelo Branduardi, Moni Ovadia

Nel corso dell’incontro sono previsti gli interventi di:
Marcello Fontanesi, Rettore dell’Università degli Studi di Milano – Bicocca
Daniela Benelli, Assessore alla Cultura culture e integrazione della Provincia di Milano
Paolo Branca, docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Elio Franzini, docente presso l’Università Statale di Milano
Gabriel Mandel Khan, Vicario generale per l’Italia della Confraternita Sufi Jerrahy Halveti

Università degli Studi – Milano Bicocca

Mercoledì 29 marzo, ore 15, Aula Magna

Persone e valori

Gianfranco Ravasi, insigne teologo, scrive su Avvenire che “occorre distinguere tra la concretezza delle persone e delle istituzioni – che sono umane, e magari hanno davvero un loro volto ridicolo – e i valori: ecco, se sulle persone l’ironia si può fare, sui fondamenti della fede occorre rispetto”.
Curiosa variante di “Scherza coi fanti e lascia stare i santi”: scherza pure con fanti e santi, ma lascia stare i valori, la santità. Resta da capire come prendere in giro i santi senza toccare i valori. Come tutti i limiti imposti dall’alto, fallisce sulla concretezza.
Decisamente meglio, sempre nello stesso articolo, l’appello finale di Moni Ovadia: “Servono garbo, grazia e modestia. Facciamo incontri, invitiamo, confrontiamoci. Magari anche l’islam ha le sue storielle: mettiamoci in ascolto. Ma al tempo stesso rivendichiamo il diritto al rispetto dei nostri valori, il rifiuto della violenza. Né resa né imposizione, ma ascolto.”