Guardare o non guardare “Lost”, “24”, “C.S.I.”, e quant’altro? Seguo alcune serie, lo confesso, specie “Damages” per la superba Glenn Close, ma anche per dissipare tristezze e deliri filosofici, così come David Hume giocava a tric-trac, mentre Ludwig Wittgenstein leggeva “crimes fiction”.
Così inizia Sopravvivere al pop pensiero di Nicla Vassallo.
All’elenco potremmo anche aggiungere l’amore per il Wrestling di Feyerabend, ma non è certo indispensabile: la captatio benevolentiae è comunque riuscita e Nicla Vassallo ha fatto capire che non ha pregiudizi verso la cultura popolare. Il pop pensiero al quale cerca di sopravvivere non sono, dunque, i telefilm o i fumetti, ma i libri di filosofia che si occupano di telefilm o fumetti: la filosofia del Signore degli anelli, del poker, degli U2 e dell’iPod, per fermarsi ad alcuni degli esempi, a quanto pare reali, citati. Continua a leggere “Pop pensiero”
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