Intrinsecamente conservatori

Copertina "Te lo dico con parole tue"Trovo, in un bel libro sulla divulgazione,1 il seguente passo:

Non fa notizia che tutti vadano a lavorare. Fa notizia che scioperino i metalmeccanici, i magistrati o – ancora di più, perché la cosa può riguardarci da vicino – i medici, i ferrovieri, i controllori di volo.
In sostanza il giornale è un diario delle trasgressioni: popoli che invece di vivere in pace si fanno la guerra; coppie celebri che, invece di essere unite dal successo e dal denaro, si separano; calciatori che, anziché essere pagati come bravi professionisti, percepiscono cifre astronomiche; crolli in borsa o inauditi guadagni; terremoti, alluvioni, delitti, truffe, droga, scandali politici e a sfondo sessuale. Ma anche – più raramente – azioni generose, record sportivi, scoperte scientifiche, sorprendenti novità tecnologiche, libri, dischi o film che stabiliscono primati di incassi.
[…] La violazione può esistere soltanto rispetto a una norma riconosciuta e solidamente tutelata. Il giornale, proprio nel registrare le trasgressioni, rafforza le regole trasgredite, i valori tradizionali, i diritti stabiliti.
Ieri in città hanno svaligiato dieci alloggi, ma te ne parlo perché non si deve rubare. Il terremoto in Cina ha fatto duemila morti, ma calamità naturali così distruttive sono eventi eccezionali, di solito in Cina la vita scorre tranquilla. Un calciatore incassa milioni di euro all’anno, ma la norma è che si guadagna poco…
Da questo punto di vista, il giornale è intrinsecamente conservatore. Ogni giornale, anche il più rivoluzionario.

Piero Bianucci, Te lo dico con parole tue. La scienza di scrivere per farsi capire, Zanichelli Chiavi di lettura, 2008, pp. 15-16

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  1. Da notare l’avvertenza alla fine del sommario: «Questo libro può essere pericoloso perché insegna a spiegare meglio anche le cose sbagliate». []

Causa e diffetto

Non molto tempo fa scrissi a proposito del concetto di causa, cercando di mostrarne la natura almeno parzialmente normativa: affermare che un certo fenomeno è causa di un altro significa assumere la normalità o legittimità di un certo stato i cose.

La cronaca recente ha presentato quelle che, a me, sembrano essere delle conferme di questa tesi. Continua a leggere “Causa e diffetto”

Normale

Che cosa è la normalità?
Quando è lecito impiegare questa parola, e cosa distingue normale da usuale, frequente, regolare, corretto, adatto, e così via?

Bertold Brecht nel 1930 scrisse L’eccezione e la regola. Un dramma didattico, e in effetti ha molto da insegnare su questo tema.
Il mercante Langmann attraversa il deserto di Jahi insultando e bastonando il portatore affinché cammini velocemente. In cambio di odio si aspetta odio, e si comporta di conseguenza: credendosi attaccato uccide il portatore, quando quest’ultimo, in realtà, gli stava solo porgendo la borraccia per bere.

Chi è normale: il mercante che si difende non minacciato, il portatore che non attacca pur avendone motivo? Quale è la regola e quale l’eccezione?