hronir mi invita a «ripensare [a una] domanda, se non dal punto di vista di morale, da quello della filosofia morale».
Non è importante quale sia questa domanda, ma il passaggio dalla morale alla filosofia morale. Provocatoriamente, voglio qui sostenere che questo passaggio è semplicemente impossibile.
Due massime
John Stuart Mill propone due semplici massime:
La prima massima è che l’individuo non deve render conto alla società delle proprie azioni, se queste riguardano soltanto gli interessi suoi e di nessun altro. Gli altri, se ritengono che sia necessario per il loro bene, potranno consigliarlo, avvertirlo, persuaderlo, evitarlo: queste sono le sole misure cui la società può ricorrere per esprimere legittimamente la propria avversione o la propria disapprovazione alla condotta di un individuo. La seconda massima è che all’individuo si può chiedere conto di quelle sue azioni che possono pregiudicare gli interessi altrui: e gli si possono infliggere delle punizioni sociali o legali, se la società ritiene che le une o le altre siano necessarie alla propria salvaguardia.
John Stuart Mill, On Liberty, Capitolo V (trad. it. di Enrico Mistretta, La libertà, Rizzoli 1999).
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