Liberi. Liberali, libertari, autoritari?

Libertà. Il termine ha tre significati fondamentali, corrispondenti a tre concezioni che si sono intersecate nel corso della sua storia e che possono essere caratterizzate nel modo seguente: 1° la concezione della L. come autodeterminazione o autocausalità, secondo la quale la L. è assenza di condizioni e di limiti; 2° la concezione della L. come necessità, che si fonda sullo stesso concetto della precedente, cioè su quello di autodeterminazione, ma attribuisce l’autodeterminazione stessa alla totalità (Mondo, Sostanza, Stato); 3° la concezione della L. come possibilità o scelta, secondo la quale la L. è limitata e condizionata, cioè finita.

Così Nicola Abbagnano nel suo fondamentale Dizionario di Filosofia.
Cosa si può dire di queste tre concezioni di libertà? Continua a leggere “Liberi. Liberali, libertari, autoritari?”

Democrazia – Dittatura 2-2

L’Italia, come Regno d’Italia e Mussolini al potere, vinse due volte il mondiale di calcio: in casa nel 1934 e in Francia nel 1938.
Poi venne la seconda guerra mondiale, il 25 luglio e l’8 settembre: l’Italia diventa una democrazia.

I successi calcistici si fanno attendere, ma arrivano: nel 1982 la Repubblica Italiana sconfigge la Germania tre a uno, e oggi, finalmente, la democrazia ha raggiunto la dittatura.

Una (terza) piccola proposta sui referendum

Il referendum è uno strumento democratico molto particolare: la popolazione ha la possibilità di esprimersi direttamente, senza la mediazione dei rappresentanti. È, allo stesso tempo, il trionfo e il fallimento della democrazia: trionfo perché non c’è nulla di più democratico di una scelta che coinvolge tutti e nella quale ogni singolo voto ha la stessa importanza di tutti gli altri; fallimento perché l’interesse dimostrato per questo importante evento è, solitamente, scarso e di dubbia qualità.

Criticare il referendum è una attività pericolosa, come giustamente osserva Massimo Adinolfi su Left Wing: le fondamenta della consultazione popolare sono le stesse della democrazia, e se non si è più che cauti si rischia di predicare il ritorno ad un regime aristocratico.
Molto meglio proporre piccole, magari irrealizzabili, riforme. Si è già iniziato tempo fa, con due semplici proposte. È il momento di aggiungerne una terza. Continua a leggere “Una (terza) piccola proposta sui referendum”

In tre parole

Il blog1 di edizioni nottetempo ha lanciato, oramai più di un mese fa, il suo piccolo contributo alla campagna elettorale: chiedere ai propri lettori di “definire la sinistra con tre parole o espressioni, cercando di spiegarle con poche righe ciascuna”.

Compito difficile; molto più semplice dire che cosa la sinistra non è. Sicuramente non è e non può essere schematica, e così non può essere di sinistra cercare di riassumersi in tre semplici parole.

D’altra parte è tipico della sinistra il dubbio e l’interrogarsi anche e soprattutto sul suo essere: la domanda è quindi indubbiamente di sinistra.

In conclusione: la domanda è di sinistra, chi risponde probabilmente anche, ma le risposte no.

Complicato? Non può che essere così: per le cose semplici bisogna rivolgersi dall’altra parte.

  1. Non più attivo. Nota aggiunta nel 2012 []

Politica e politici

La politica è la scienza “che ha per oggetto la costituzione, l’organizzazione, l’amministrazione dello stato e la direzione della vita pubblica”. Così recita il Devoto-Oli, e c’è poco da aggiungere: la politica riguarda lo stato, le sue leggi e la sua amministrazione.
Politiche sono le azioni, e quindi anche quel tipo particolare di azioni che sono le discussioni, che hanno come oggetto e fine lo stato. Continua a leggere “Politica e politici”

La classifica di Lakatos

Il mondo è vasto. Le biblioteche ancora di più. Occorre trovare una guida: dopo Socrate, Cartesio e Feyerabend, è il turno di Imre Lakatos.
Imre Lakatos nacque in Ungheria il 9 novembre 1922. Nella sua vita conobbe sia il regime fascista ungherese, l’occupazione nazismo (sua madre morì ad Auschwitz) e il regime comunista (dal 1950 al 1953 è prigioniero nei campi di internamento staliniani).

Continua a leggere “La classifica di Lakatos”

Politiche Agricole e forestali?

Sono stato inopinatamente nominato Ministro per le Politiche Agricole e forestali del governo di Azioneparallela.
Il criterio di nomina è il terribile principio nomen – omen: Silvestro non può che occuparsi di foreste (si spera che gli attuali e futuri ministri vengano scelti in base ad altri criteri).

Come ministro devo stendere il programma. Continua a leggere “Politiche Agricole e forestali?”

I mercanti e il tempio

La democrazia dovrebbe essere la libera scelta del bene comune da parte del popolo. Questa idea è, appunto, una idea, non una realtà: un ideale non realizzato e forse non realizzabile, almeno interamente. Allora la democrazia attuale a cosa assomiglia?
Su Il primo amore si cerca di rispondere a questa domanda, partendo da un testo dell’economista austriaco Joseph Schumpeter. La prospettiva viene ribaltata: non il popolo che decide, ma i governanti che si propongono: pubblicità e elezioni.

Intervista a Popper

A volte, mettendo ordine nella libreria, ci si imbatte casualmente in qualche testo curiosamente attuale e interessante, del quale tuttavia ci si era quasi del tutto dimenticati. Saggi sulla tolleranza, a cura di S. Mendus e D. Edwards, una raccolta di scritti di vari autori sul tema della tolleranza, è uno di questi: scritto più di vent’anni fa, è forse una lettura più interessante adesso che negli anni ’80.
Uno degli autori è Karl Popper: immaginiamo una intervista impossibile su questo tema. Continua a leggere “Intervista a Popper”