Universalmente locale

È in edicola Left, la nuova rivista settimanale nata dalle “ceneri” di Avvenimenti, settimanale dell’Altritalia.
Nel primo numero è possibile leggere due interessanti interventi sui diritti umani. Il primo, indicato con pro, è di Carlo Garbagnati, vicepresidente di Emergency; il secondo, indicato con contro, è invece di Franco Cardini, docente di Storia presso l’Università di Firenze. Continua a leggere “Universalmente locale”

La multa

In un bar del centro, tre amici sono seduti intorno ad un tavolo, chiacchierando amabilmente.

Tommaso. Oggi mi è arrivata a casa una multa per divieto di sosta. Sessanta euro.

Emanuele. Però, una bella cifra.

Ludovico. Ma almeno la prossima volta di ricorderai di non lasciare la macchina in divieto di sosta.

Tommaso. A dire il vero, la prossima volta che mi capiterà una situazione come quella, lascerò comunque la macchina in divieto di sosta. Continua a leggere “La multa”

Politica concorrenziale

In una perfetta situazione di libero mercato, è da evitare la formazione di monopoli.
Un monopolio è infatti nemico della concorrenza, e quindi del mercato, ma è anche nemico della libertà. Se al mondo esistesse un solo fabbricante di caramelle, e questo decidesse di non produrre più caramelle al rabarbaro, tutti gli amanti di questa leccornia ne rimarrebbero privi. O li si lascia senza i prelibati dolci, o si obbliga il monopolista a produrli: in entrambi i casi, una pericolosa limitazione della libertà. Continua a leggere “Politica concorrenziale”

Dov’è la giustizia?

Victor Hugo; L’ultimo giorno di un condannato; SE, Milano, 2000

Nel 1829 venne pubblicato un libro, intitolato Le Dernier Jour d’un condamné, che narrava le ultime settimane di vita di un condannato alla pena capitale.
La prefazione lasciava al lettore la possibilità di scegliere: se considerare il testo autentica opera di un miserabile, oppure se credere che un sognatore, un filosofo o un poeta si sia lasciato prendere dall’idea degli ultimi giorni di un miserabile e l’abbia messa per iscritto. Continua a leggere “Dov’è la giustizia?”

Il segreto

Pacta servanda sunt. Gli impegni vanno rispettati: questo principio vale, banalmente, per gli individui come per le entità collettive quali società, associazioni e nazioni.

Un accordo, ad esempio una promessa, tra due persone è vincolante: non mantenere la parola data è biasimevole e, nel caso dei contratti, sanzionabile.
Un accordo internazionale tra stati, anche in assenza di un’autorità superiore in grado di sanzionare, è vincolante. Una sorta di imperativo politico, da affiancare agli imperativi categorici di kantiana memoria. Continua a leggere “Il segreto”

L’armata dei filosofi

Nel 1845 Karl Marx osservava che, fino a quel momento, i filosofi si erano limitati ad interpretare il mondo in modi diversi, mentre il vero problema consiste nel cambiarlo (Tesi su Feuerbach, XI).
Gianni Vattimo osserva che, dopo Gadamer, occorre superare la contrapposizione tra interpretare e cambiare il mondo, dal momento che interpretare è già un cambiare il mondo. Continua a leggere “L’armata dei filosofi”

Scontro di (in)civiltà

Nel Land tedesco del Baden-Württemberg, i cittadini di fede islamica che intendono acquisire la cittadinanza tedesca dovranno sottoporsi ad un questionario di trenta domande. Si tratta del Gessinnungsprüfung, test sui principi.
Ecco alcune delle domande, come riportate dal Corriere della Sera e da La Repubblica: “È giusto decidere chi i figli debbano sposare?”, “Cosa pensa degli attentati dell’11 settembre?”, “Vi fareste visitare da un dottore (per le donne) o da una dottoressa (per gli uomini)?”, “Vostra figlia/sorella torna a casa e racconta di essere stata molestata sessualmente. Cosa fate voi come padre/fratello?”.
Continua a leggere “Scontro di (in)civiltà”

Pene antiche

Vittorio Mathieu, sul Giornale dimostra la liceità della pena di morte, rifacendosi a Kant.
Condurre dimostrazioni politiche e sociali a partire da un filosofo morto dieci anni prima della Restaurazione (Kant morì nel 1804) è quantomeno curioso. Se non ricordo male, nei suoi testi dedicati alla filosofia del diritto, Kant aveva anche dimostrato che sarti e barbieri non possono godere del diritto di voto.

Leggi

L’uomo vive in società. Ogni società ha le proprie regole, che solitamente sono tacite, e le proprie leggi, che invece sono scritte.
Ogni individuo che vive in comunità con altri individui, cioè che appartiene alla società, è tenuto a comportarsi in conformità alle regole e alle leggi.
Queste ultime sono il collante della società: senza di esse la comunità rischia lo sfaldamento. Ma le leggi non devono solo tenere insieme la comunità, ma anche sostenere e favorire quello che è, o dovrebbe essere, il fine ultimo di ogni società: l’individuo. Le leggi non possono quindi annullare od opprimere, ma devono garantire la libertà. E, soprattutto, devono garantire uno spazio di discussione sulle leggi stesse. Continua a leggere “Leggi”

Diritti e doveri

Un diritto è qualcosa che non ci può essere negato; un dovere, viceversa, è qualcosa che non possiamo negare.
Da questa definizione è chiaro che un nostro diritto si traduce automaticamente in un dovere per gli altri, e che i nostri doveri sono segni dei diritti di altre persone.
Vi è quindi un continuo spostamento dai diritti ai doveri, una incessante dialettica tra gli uni e gli altri. Continua a leggere “Diritti e doveri”