Un giovane cliente di prostitute ha dichiarato:
I don’t want them to get any pleasure, I am paying for it and it is her job to give me pleasure. If she enjoys it I would feel cheated.
Non voglio che loro provino piacere. Io sto pagando per fare sesso e il suo lavoro è darmi piacere. Se a lei piace farlo mi sentirei defraudato.
La faccenda, apparentemente, potrebbe avere un senso: se la prostituta prova piacere, è possibile immaginare che lo farebbe anche senza essere pagata, e il fatto che voglia i soldi del nostro giovane cliente potrebbe configurarsi come truffa.
Il problema è che non trovo scritto da nessuna parte che un lavoro non possa essere piacevole. Del resto, non mi sento imbrogliato se scopro che un tassista adora trascorrere il proprio tempo guidando o che cucinare è la passione di un cuoco.
Evidentemente al giovane cliente non interessa semplicemente fare sesso: lui vuole fare sesso con una persona che vorrebbe fare altro. E io mi sento imbrogliato da una persona così.