Idee pericolose

Non sono un esperto di genetica, eppure sono convinto che le affermazioni del premio Nobel James Watson, così come riportate dai giornali, siano delle fesserie. Anche chi ne capisce più di me la pensa in maniera simile.
Mi sembra quantomeno ingenuo pensare che un fenomeno tutt’altro che semplice e uniforme come l’intelligenza dipenda in maniera diretta dal codice genetico. Il DNA non agisce nel vuoto cosmico, ma si confronta fin da subito con l’ambiente; isolare l’apporto dell’ambiente da quello del codice genetico è una operazione molto difficile. Continua a leggere “Idee pericolose”

Recensione consuntiva

Ho letto la recensione di Giancarlo Giardina al “libro” Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici) del “matematico” Piergiorgio Odifreddi.

Quella di Giardina non è una vera e propria recensione: l’autore si limita, giustamente, a discutere quegli aspetti del libro di Odifreddi che lo riguardano maggiormente in quanto filologo (è docente di filologia e letteratura latina a Bologna).
Riassumendo: Odifreddi è un cretino e un antisemita.

Odifreddi è un cretino quando interpreta “poveri di spirito” nel senso di idioti o quando, sempre su basi linguistiche, sostiene che gli ebrei fossero pagani e politeisti: Giardina è preciso e convincente nel liquidare le ardite interpretazioni di Odifreddi, e se devo fidarmi di qualcuno sull’origine del teonimo biblico Eloah nessuno si offenderà se preferirò un filologo a un matematico. Continua a leggere “Recensione consuntiva”

Prima di Trento

Il 39 percento dei polacchi, il 19 degli spagnoli, il 18 degli italiani, il 14 dei francesi e il 13 dei tedeschi sono convinti che gli ebrei siano i responsabili della morte di Gesù Cristo.
Sono i dati di una ricerca della Anti Defamation League.

Curioso che quasi la metà dei polacchi non conosca il catechismo della Chiesa Cattolica: si dice siano molto devoti. E dire che ne hanno avuto di tempo: già nel catechismo del concilio di Trento (art. 62) si legge:

Più strettamente sono avvinti da questa colpa coloro che più di frequente cadono in peccato. Perché se i nostri peccati trassero Gesù Cristo nostro Signore al supplizio della croce, coloro che si tuffano più ignominiosamente nell’iniquità, di nuovo, per quanto è da loro, crocifiggono in sé il Figlio di Dio e lo disprezzano (ibid. 6,6), delitto ben più grave in noi che negli Ebrei. Questi, secondo la testimonianza dell’Apostolo, se avessero conosciuto il Re della gloria, non l’avrebbero giammai crocifisso (1 Cor 2,8), mentre noi, pur facendo professione di conoscerlo, lo rinneghiamo con i fatti e quasi sembriamo alzar le mani violente contro di lui.

Un dato ancora più interessante è il potere degli ebrei: per il 53 percento degli spagnoli, il 49 dei polacchi, il 42 degli italiani, il 28 dei francesi e il 21 dei tedeschi gli ebrei hanno troppo potere nel mondo degli affari. Se avessero chiesto a me, avrei risposto: troppo rispetto a cosa?