Tempo fa sono andato al Piccolo teatro di Milano vedere Il mercante di Venezia di William Shakespeare, regia di Luca Ronconi, scene (notevoli) di Margherita Palli.
Durante la pausa ho sentito una signora dire all’amica: «Ho visto in sala Gad Lerner – poverino, chissà come si sente a disagio, con tutte quelle battute sugli ebrei.»
Tralasciando che si dimostrano immensamente più gretti e vili i cristiani – a iniziare da Bassanio, innamorato del patrimonio di Porzia – dell’ebreo Shylock, credo che il disagio per l’antisemitismo presente nella commedia di Shakespeare non debba riguardare Gad Lerner in quanto ebreo, ma tutti noi in quanto esseri umani.