Gli organizzatori parlano di “uno dei più grandi esperimenti mai realizzati in Internet” (one of the biggest global experiments ever to take place on the internet), e indubbiamente esagerano. L’idea ricorda più un gioco, una prova di forza o l’inizio di una terapia: tenere il computer completamente spento per una intera giornata.
24 ore senza internet, senza email, senza notizie, senza rubrica, senza agenda, senza giochi, senza radio, senza fotografie, senza musica, senza filmati… è una esagerazione, perché molte di queste cose non sono (ancora?) esclusivo appannaggio dei computer, e lo Shutdown Day può essere l’occasione buona per spolverare, anche nel senso letterale del termine, qualche vecchio gioco da tavolo, un album fotografico, qualche cd del quale si era dimenticata la copertina e così via.
E magari pensare, senza nostalgie, a cosa si è perso e cosa si è guadagnato nel passaggio al virtuale.