In questi giorni l’ex istituto Marchiondi, opera dell’architetto Vittoriano Viganò, è stato assegnato al politecnico di Milano per la trasformazione in residenza universitaria.
L’area era occupata da alcune persone che sono state fatte sgomberare.
A leggere alcune cronache dello sgombero, sembra che questa occupazione abusiva sia la causa del degrado di questo gioiello dell’architettura brutalista. Credo sia corretto affermare che l’occupazione sia invece un effetto, non una causa. Effetto dell’abbandono e della scarsa attenzione della città per le periferie, da una parte, e per l’architettura contemporanea, dall’altra.
È stato riempito un vuoto. Riempito, inutile nasconderlo, nella peggiore delle maniere possibili, ma è stato possibile riempirlo così appunto perché lasciato vuoto.
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