Seguo l’esempio dell’amorale (Alex, non il concorrente di un reality show) e inserisco un piccolo spazio pubblicità su questo sito:
Nella colonna destra di questo blog c’è una pubblicità. Non ci guadagno niente, ma è un modo per realizzare stati di cose migliori senza nemmeno tanto impegno, basta cliccare dove c’è scritto “Help now! It’s free!” e si apre un pop up (disabilitate il pop up blocker o permettete a questo sito di aprire pop up, non ho altre pubblicità o robe invasive), nel quale vi viene chiesto di scegliere la figurina che vi piace di più. Tutto qui, cliccate su quella che vi piace di più. Sono figurine di giocatori di sport americani, ho scelto come sponsor la Upper Deck che si occupa di questo tipo di collezionismo. Poi vi viene chiesto di inserire il vosto nome, solo il nome e nient’altro, niente email o altre cose, e se volete un breve messaggio.
Tutto qui. Mi sembra non ci siano motivi per non cliccare, a meno che non vi piaccia o non vi interessi la “causa” che ho scelto: l’educazione delle ragazze/donne in Africa. Ci sono altre cause (lotta a malattie, per esempio), ma sono già ampiamente scelte, questa causa qui era poco scelta e riceveva pochi soldi. Cliccate. Tanto paga lo sponsor.
In realtà ho scelto un altro sponsor: niente figurine, al loro posto costumi da bagno; la causa è invece la stessa: l’educazione di donne e ragazze in Africa.
Ne approfitto per segnalare Kiva, un sito che si occupa di micro finanziamento. In poche parole: è possibile prestare soldi (a partire da 25 dollari – circa 18 euro) a piccoli imprenditori di paesi poveri o in via di sviluppo – soldi che, alla fine, vengono restituiti.
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