You – di blog e di giornali

Time coverTime è il primo settimanale d’informazione pubblicato negli Stati Uniti. Fondato nel 1923, ogni anno elegge la Person of the Year, la persona o il gruppo di persone che più hanno influenzato gli avvenimenti dell’anno appena trascorso.
Per il 2006, la persona dell’anno è un gruppo indubbiamente numeroso, talmente numeroso da assumere i connotati di un concetto: i lettori-autori di internet, i blogger, gli utenti dell’enciclopedia libera Wikipedia, del sito di condivisione di video Youtube eccetera.

Una critica alla decisione di Time arriva proprio da uno dei nominati: per Wikipedia, che ha aveva praticamente cancellato la relativa voce dalla sua enciclopedia, si tratta di una caduta di stile o, per tradurre letteralmente una curiosa espressione inglese, di un “salto dello squalo“. Secondo altri si tratta del riconoscimento, da parte di una testata giornalistica, della imminente fine del giornalismo tradizionale. È sin troppo facile aspettarsi, sui quotidiani nostrani, illuminati editoriali sulla superiorità dei giornalisti rispetto ai blogger. Continua a leggere “You – di blog e di giornali”

Babbo Natale esiste? Breve riflessione sulla fantasia

La fantasia è la capacità di creare idee e immagini che non sono reali.
Per quanto il problema filosofico delle immagini e della realtà possa essere complicato, la differenza tra il regno della fantasia e la realtà è una piccola ma indubbia certezza. La fantasia crea un altro mondo che ha pochi contatti con la realtà e nel quale, soprattutto, il concetto di verità non ha senso.

Nastagio degli Onesti ha davvero visto un fantasma nei boschi vicino Ravenna? Qualcuno ha davvero raccontato la sua storia per trascorrere il tempo mentre, insieme agli amici, cercava di sfuggire alla peste?
Senza l’avverbio “davvero” le domande hanno un senso, ad esempio durante un esame di letteratura italiana, mentre la sua aggiunta rende la domanda priva di senso.
Un altro metodo per rendere perspicua la differenza tra realtà e fantasia è valutare le conseguenze. Eviteremmo di fermarci in una pineta per paura di incontrare il fantasma di Guido degli Anastagi? Continua a leggere “Babbo Natale esiste? Breve riflessione sulla fantasia”

Uomini senza volto

Friedrich Schiller, il poeta e drammaturgo tedesco nato nel 1759 e morto nel 1805, è soprattutto noto per essere l’autore dell’ode An die Freude: si tratta dell’Inno alla gioia, il quarto movimento della nona sinfonia di Beethoven che è diventato, nel 1985, inno dell’Unione Europea.

Perché tributare una ode alla gioia? Secondo Schiller (e Beethoven, che ha modificato il testo)

Friedrich SchillerIl tuo fascino affraterna
ciò che il mondo separò;
Tutti gli uomini diventano fratelli
Là dove le tue dolci ali riposano.

Deine Zauber binden wieder
Was die Mode streng geteilt;
Alle Menschen werden Brüder,
Wo dein sanfter Flügel weilt.

La gioia ha quindi il potere di avvicinare gli uomini, di renderci tutti fratelli.
Il mondo (anche se die Mode in tedesco significa la moda) separa gli uomini, trasforma l’altro in un nemico o, peggio, in una cosa, un ostacolo del quale occorre disfarsi. Continua a leggere “Uomini senza volto”

Personalità algebriche

Eugenia Roccella, in un articolo su Avvenire del 7 novembre 2006, cita un racconto di Philip K. Dick:

Coraggio: stiamo entrando nel terrorizzante universo descritto in un vecchio racconto fantascientifico di Philip Dick, Le pre-persone, in cui l’autore immaginava una società in cui i bambini erano considerati pienamente persone solo quando in grado di risolvere un’equazione algebrica. Solo allora entravano nel cerchio privilegiato di coloro la cui esistenza ha valore sociale.

Quale sconvolgente evento faccia presagire l’avvento di un terrorizzante universo è spiegato, oltre che nell’articolo originale, in un interessante post di Bioetica. Continua a leggere “Personalità algebriche”

Uomini di buona espressione

Sul sito Psicocafè è possibile leggere un bellissimo articolo sulle ricerche di Paul Ekman sulle espressioni umane: Le microespressioni, la verità e la menzogna.

Queste, in breve, le scoperte di Ekman, rimandando all’articolo di Giulietta De Santis per ulteriori dettagli.
Le espressioni umane sono universali: tutte le persone studiate da Ekman comprendono e usano le stesse espressioni facciali.
Anche i mentitori più abili tradiscono i propri sentimenti: è infatti sempre possibile identificare le microespressioni: dei cambiamenti involontari dell’espressione che durano anche meno di mezzo secondo. Continua a leggere “Uomini di buona espressione”

Il buono, il brutto e il cattivo

Bioetica segnala un interessante articolo di Sam Harris sul Boston Globe: “Do We Really Need Bad Reasons To Be Good?”, “Abbiamo davvero bisogno di cattive ragioni per essere buoni”?

L’autore, laureato in filosofia ed esperto di tradizioni religione occidentali e orientali, si interroga sul legame tra religione e moralità: è davvero necessario credere in Dio per essere buoni?
La risposta è, ovviamente, negativa (sorprende che qualcuno si prenda la briga di scriverlo sui giornali, ma forse in questa sorpresa si pecca di ingenuità). Continua a leggere “Il buono, il brutto e il cattivo”

Maschi, femmine e animali

Diario del mese: StuproLa rivista diario dedica un numero speciale allo stupro.
Le oltre centocinquanta pagine di diario del mese affrontano il tema da numerosi punti di vista: una lunga e completa ricognizione per capire cosa sia lo stupro.

Uno degli aspetti più interessanti è l’antropologia dello stupro: la violenza sessuale verso i deboli è un aspetto naturale, culturale, sociale o psicologico? In altre parole, a muovere uno stupratore sono stimoli animali, aspetti culturali, schemi sociali oppure è la sua psiche?
La domanda è filosofica ma anche tragicamente pratica: a seconda della risposta si dovrà affrontare con modalità diverse il problema dello stupro. Continua a leggere “Maschi, femmine e animali”

Quantità silvestri

Niccolò Fontana, meglio noto come Niccolò Tartaglia, fu un famoso matematico italiano del ‘500. Nel trattato Quesiti et Inventioni diverse, pubblicato nel 1546, sono riportate le seguenti terzine: Continua a leggere “Quantità silvestri”

Relatività del torto

Isaac Asimov non ha bisogno di presentazioni.
L’UAAR, invece, ne ha probabilmente bisogno: l’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, nata nel 1987, si occupa, tra le altre cose, di promuovere la “conoscenza delle teorie atee e agnostiche”. Dal 1996 l’UAAR pubblica una rivista bimestrale, L’Ateo. Il numero 5/2006 di questa rivista è dedicato al relativismo e pubblica, tra gli altri interventi, un vecchio articolo di Isaac Asimov intitolato La relatività del torto. Continua a leggere “Relatività del torto”

Decisioni definite

Una esperienza è un contatto diretto con un evento o una situazione.
Ogni esperienza presenta quindi due caratteristiche: innanzitutto è personale, in secondo luogo è imprevedibile.

Ovviamente questo non significa che non si possa dire assolutamente nulla delle esperienze altrui, e neppure che sia impossibile prevedere le reazioni e le sensazioni di una persona.
Le caratteristiche di personalità e imprevedibilità hanno infatti vari gradi e, per esperienze comuni e banali, arrivano praticamente ad annullarsi.
Rimane comunque un un certo grado di unicità e irripetibilità: non è certo infrequente imbattersi in reazioni impreviste, ad esempio una arrabbiatura per uno scherzo o una battuta che si credevano innocue, e non è neppure insolito scontrarsi con punti di vista differenti. Continua a leggere “Decisioni definite”