La Svizzera sapeva

Agosto 1942, il Consiglio federale svizzero decise, tramite un decreto, di eseguire un maggior numero di rinvii di profughi civili stranieri: in altre parole, di chiudere le frontiere a chi cercava rifugio in Svizzera, anche se in pericolo di morte.
Particolarmente significativa la testimonianza di Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz che nel dicembre del 43 tentò di passare il confine:

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Domande retoriche

Le domande retoriche sono, per la retorica, una manna dal cielo. Chi ascolta viene attivamente coinvolto nel ragionamento, o almeno così sembra, e la condivisione della ovvia risposta crea complicità tra chi parla e chi ascolta.

Per la filosofia,1 invece, le domande retoriche sono una sciagura. Dal momento che spesso la filosofia mette in questione aspetti consolidati della realtà, la domanda autentica da cui si cerca di far partire l’indagine filosofica viene scambiata per domanda retorica, e così al dubbio non seguono risposte, ma adesioni – o critiche – al punto di vista implicito nella presunta domanda retorica.

In filosofia, chiedersi, giusto per fare un esempio, perché punire il responsabile di un delitto non è uno sterile esercizio di moralismo, ma un tentativo di avviare un’indagine o meglio un esame – ‘indagine’ fa pensare a un’accusa di colpevolezza  – sulle ragioni di un costume sociale diffuso e solitamente accettato.

In conclusione: su questo sito appaiono molte frasi che si concludono con un punto interrogativo. Spesso si tratta di domande, non di affermazioni.

  1. E temo anche per la scienza, ma ho una laurea in filosofia, non in biologia o in fisica, quindi lasciò ad altri appurare la questione. []

È possibile opporsi al matrimonio omosessuale senza essere omofobi?

“È possibile opporsi al matrimonio omosessuale senza essere omofobi?” si chiede Giorgio Israel riprendendo lo scrittore francese Alexandre Thomas.
La risposta di Israel – e immagino anche di Thomas, che però non ho letto – è affermativa, e viene argomentata sostenendo che il matrimonio omosessuale non è semplicemente un modo per eliminare un’ingiustizia e una discriminazione, ma «risponde a un altro progetto ben più ambizioso: l’eliminazione delle differenze di genere».

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La struttura naturale del matrimonio

Il messaggio del papa per la giornata mondiale della pace è lungo poco meno di venticinquemila battute.1
Non l’ho letto tutto, ma solo la parte più citata e criticata in questi giorni, quella sui matrimoni omosessuali che minacciano la pace. Ecco il passaggio, con alcuni tagli e enfasi mie:

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  1. A volerlo mettere su Twitter, ci vorrebbero più di centocinquanta tweet. []

Sventurata la terra che ha bisogno di emozioni

«La vera politica invece è come il vero amore: spesso si nasconde». Le parole sono importanti. La vera politica, il vero amore, perché nella vita c’è il vero e c’è il falso, l’autentico e il sofisticato, il puro è l’impuro. La vera politica e il vero amore si nascondono, trovarle richiede impegno, ma il valore della ricompensa vale l’impresa.

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Scienza e correlazione

Georgia Israel sul Foglio se la prende con le correlazioni, responsabili insieme alla pretesa di quantificare tutto di “ammazzare la scienza contemporanea”.

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Io e gli Adobe DRM

Premessa

Quello che segue è il breve resoconto di una piccola disavventura personale con un libro elettronico ‘lucchettato’ con AdobeDRM. La parola chiave, qui, è personale: non è una riflessione generale né sul diritto d’autore, né sul sistema elettronico per gestire il diritto d’autore sviluppato da Adobe.
Quello che mi è capitato è probabilmente capitato solo a me, e non escludo che esistano soluzioni più semplici di quelle da me adottate.

Come leggo gli ebook

Sono il felice possessore di un iMac, un iPad e un Amazon Kindle.
Grazie allo schermo E Ink il Kindle è lo strumento di lettura migliore; lo schermo dell’iPad è meno riposante e leggibile, soprattutto in pieno sole, ma riesco comunque a leggere per diverso tempo senza stancare troppo gli occhi. Continua a leggere “Io e gli Adobe DRM”

Internet, conflitti e libertà

Help Twitter the Revolution in Moldova
(foto di Dan Patterson)

Qual è l’impatto di Internet e dei social network sui rapporti di potere tra Stato e individuo?
Penso soprattutto alle situazioni di elevata conflittualità; insomma, alle dittature e ai regimi totalitari che vogliono controllare il più possibile i propri cittadini.

La diffusione delle informazioni non è mai stata così facile: qualsiasi persona con un cellulare vagamente aggiornato può, in qualsiasi momento, condividere con il mondo intero pensieri, opinioni, fotografie e persino filmati. E tutto questo a un costo irrisorio rispetto a quelli necessari, ad esempio, per stampare o ciclostilare un foglio e distribuirlo a un migliaio di persone.1
Insomma, i cittadini oggi hanno molte più possibilità per raccogliere e diffondere informazioni, e la libera circolazione delle informazioni è una delle cose che uno Stato autoritario potrebbe voler evitare o quantomeno poter controllare. Continua a leggere “Internet, conflitti e libertà”

  1. Una facilità che crea anche molto rumore, rendendo quantomeno necessario dotarsi di buoni filtri. []

Calendario filosofico

Trovo molto fastidiosa l’esistenza del 29 febbraio. O, meglio, trovo fastidiosa la non esistenza del 29 e del 30 febbraio tutti gli anni: perché il secondo mese dell’anno deve avere solo 28 giorni?
Quando a scuola mio figlio imparerà la famosa filastrocca “trenta giorni ha novembre”1 e mi chiederà perché tutti i mesi non hanno la stessa durata, che cosa gli risponderò? Che calcoliamo il tempo in maniera stupida, perseverando negli errori del passato? Che in estate abbiamo due mesi consecutivi di 31 giorni perché Ottaviano Augusto non poteva essere da meno di Giulio Cesare?
Occorre una riforma del calendario. Continua a leggere “Calendario filosofico”

  1. O almeno quando cercheranno di insegnargliela, perché io non l’ho mai imparata. []