Cassiera: Buonasera, desidera?
Lui: Vorrei due biglietti per Io sono leggenda.
Guastafeste: No, non lo faccia!
Lui: Come scusi?
Lei – sottovoce, rivolta a Lui: Cosa fai? Gli dai retta? Paga i biglietti ed entriamo!
Guastafeste: No, non andate a vedere quel film! Uscite da questo cinema e andate a cercare una libreria: lì troverete Io sono leggenda di Richard Matheson.
Lui – incuriosito: Il romanzo dal quale hanno tratto il film?
Guastafeste – infervorato: Tratto? Non sia ridicolo! Hanno preso le prime venti-trenta pagine del romanzo, il resto l’hanno usato al posto della carta igienica.
Lui: Rimane completamente fedeli all’originale è difficile.
Guastafeste – paonazzo in viso: Ma qui non si tratta di raffinate questioni filologiche: il problema non è l’ambientazione metropolitana o l’origine dell’epidemia, per quanto neppure questi siano aspetti proprio secondari. Qui si parla dello spirito del romanzo di Matheson!
Cassiera – seccata: Scusi, ma i biglietti li vuole o no?
Lui: Beh…
Lei – strattona lui e si piazza davanti alla cassa: Sì, li prendiamo.
Lui – esitante: Ma, scusa cara, se dice che è meglio leggere il romanzo…
Lei: Sì, e dove la troviamo una libreria aperta a quest’ora?
Lui: In effetti…
Lei: E poi come facciamo a leggere un libro in due?
Guastafeste: Potreste fare come Stanley Kubrick e James Harris: si racconta che, per leggere entrambi l’unica copia disponibile di Lolita di Nabokov, man mano che uno leggeva una pagina la strappava e la passava all’altro.
Lei – afferra il polso a Lui e inizia a trascinarlo verso la sala: Ho preso i biglietti, andiamo.
Guastafeste – li insegue: Ma non siete costretti a fare così: lui potrebbe leggere il romanzo a voce alta…
Lei – si ferma e fissa Lui dritto negli occhi: Come facevi un tempo. Ti ricordi, quel pomeriggio al parco? L’intero Don Giovanni mi avevi letto, per conquistarmi. Mentre adesso è già tanto se mi porti al cinema…
Lui – si volta verso la sala: È tardi, tra poco spengono le luci in sala, andiamo.
Guastafeste: No, non entrate, non andate a vedere quel film.
Lui – entrando in sala: Arrivederci!
Guastafeste – urlando per farsi sentire: Almeno uscite cinque minuti prima! Ricordatevi, quando la bomba a mano esplode, uscite dalla sala! Gli ultimi cinque minuti sono terribili! Uscite prima!
Io oggi pomeriggio sono andato a vedere Io sono leggenda di Francis Lawrence con Will Smit. Purtroppo prima di entrare non ho incontrato nessun Guastafeste.
quando servono non ci sono mai, i guastafeste
E i libro l’hai trovato??
Proprio così brutto? 🙁
In altri casi il film, per quanto non avesse quasi nulla a che fare col libro, non era proprio malvagio (penso a “Blade Runner” e “Do androids dream of electric sheep?”).
raser: E quando non servono, spuntano sempre!
fabristol: Il libro l’avevo letto anni fa, temo però di averlo perso: se lo ritrovo a un prezzo accettabile, lo compro.
lector: Francis Lawrence non è Redley Scott 😉
Il film non è brutto, ma il suo problema è il finale: banale, intollerabilmente banale se si pensa al finale del libro.
Quello che mi chiedo è perché al cinema non si osi fare un finale come quello del romanzo. Non dico altro perché non voglio rovinare la sorpresa…
Sì beh io ho visto Halloween. Un film dove appena la terribile musichetta di sottofondo cessava per mezzo minuto creando TENSIONE, dovevi aspettarti un faccione mostruoso sullo schermo con migliaia di decibel sparati da tutte le parti. E grazie che sbandi, anche se compare Heidi in quel modo sbandi.
Ciao.
Comunque, non è che film buoni non ce ne siano, in giro, per chi preferisce andare al cinema, per esempio “Cous cous”.
Beh, continuando a parlare di cinema, se non l’avete già visto (ogni tanto lo passano per La7), vi consiglio “Cidade de Deus” (City of God-La Città di Dio) di Fernando Meirelles. Vi garantisco che non c’è niente d’inventato.
Maaa… e gli effetti speciali? Come sono gli effetti speciali?
(sono in astinenza da effetti speciali, scusa)
Buona domenica
Vaaal: Non so, io preferisco in ogni caso il faccione mostruoso a Heidi, ma questione di gusti, eh!
Paolo: Indubbiamente ci sono buoni film in circolazione. Il problema è che non li fanno nell’unico cinema qui vicino (non abito in una grossa città). I film in programmazione questa settimana, oltre a Io sono leggenda, sono: L’allenatore nel pallone 2, Bianco e nero, Una moglie bellissima, Il mistero delle pagine perdute, Natale in crociera, Lussuria, Bee Movie, Uibù, Leoni per Agnelli. Cous Cous forse ci sarà la settimana prossima. O forse finirà come film d’essai.
Lector: Me lo segno (ci sarà il dvd?)
Marcoz: Gli effetti speciali ci sono e indubbiamente meritano. Soprattutto New York versione Ghost Town è notevole.
Vabbè, ho capito, non vado al cine oggi.
galatea: No, dai, che poi danno a me la colpa della crisi del cinema!
ah quindi dici che era quasi meglio la mia versione gay? D’attualità
L’ultima su “Io Sono Leggenda” poi giuro, la pianto!
Vi ho detto cosa penso del film, vi ho offerto un’alternativa a fumetti ed ora ho anche scoperto la mia missione.
Be’, io il “guastafeste” l’ho trovato! :))) Andrò a vedere La promessa dell’assassino e speriamo bene.
E comunque Blade runner è MIGLIORE della pecora elettrica!
Ciao, anche io ho visto il film è l’ho trovato terribile… Non sapevo del romanzo…
Volevo consigliarvi un altro romanzo sulla stessa linea del film…
La nube purpurea di Matthew Phipps, anche in questo caso è raccontata l’agonia dell’ultimo sopravvissuto… Ma in termini del tutto diversi…
L’ho trovato veramente bello…
formamentis: Beh, la tua versione era un po’ carente di effetti speciali 😉
ferrigno: Il film è ben fatto e, a tratti, anche bello. Il problema è il finale: banale e, per quanto riguarda gli ultimi minuti, proprio fastidioso!
Riccardo: grazie per la segnalazione e leggi il romanzo, che merita!
E la migliore apologia del cinema che io abbia mai letto. 🙂
Come saprai, io disprezzo la cultura alfabetizzata e propugno un ritorno all’oralità.
Però, quasi quasi… una cultura del proiettore… 😉
Immagino che il tuo disprezzo si manifesti nel prenderla per sfinimento… 😀 😀 😀
Ciao di nuovo. Il cinema nelle piccole città è proprio un problema, in effetti. Da un po’ di tempo vivo anche a Roma anche per questo… A me piacciono molto i film italiani, come sottoinsieme degli europei, e mi trovo a dire due parole buone su “Bianco e nero”: le scene cone Branciaroli sono molto divertenti. Adesso sono diventato curioso di vederlo al teatro, il suo vero lavoro, dicono… Se qualcuno ne sa qualcosa…
Leggete la graphic novel invece di vedere il film.
http://www.deathlord.it/court/articolo.asp?articolo=337
Kirbmarc: già visto e inserito nella mia lista dei desideri!
Certo, per sfinimento. 🙂
Io ammiro Aldo Moro.
Convinceva le assemblee della DC parlando per 6 ore.
Dilettante.
Io arrivo a 8, e sotto forma di dialogo, purché abbia di che bere.
Vino, s’intende…
Che banalità, siamo ancora al livello di non distinguere la differenza fra libro e versione cinematografica. Rimangono comunque cose differenti, percui non è mica uno scandalo se il film non segue il libro. Anche perchè i linguaggi che usano sono completamente diversi. Mancava solo di scrivere che la letteratura è Arte mentre il cinema è spazzatura, e la solita trombonata retorica era completa.
Marco: I vampiri del libro sono lenti e imbolsiti, gli zombi del film hanno invece doti atletiche sovrumane. Il motivo di questo cambiamento è ovvio: al cinema un vampiro che a fatica si arrampica su un lampione e si lancia schiantandosi sul marciapiede è ridicolo, mentre un bravo scrittore riesce a rendere tragica anche una simile scena.
Il protagonista del romanzo è pure sovrappeso e ha la barba lunga e incolta, non ha il fisico atletico e il volto perfettamente rasato di Will Smith. Anche qui, i motivi sono banali.
Mi sono forse lamentato di questi cambiamenti? Il problema è il finale, e solo il finale, e la boiata finale del film non ha nulla a che fare con i diversi linguaggi narrativi.
“Mi sono forse lamentato di questi cambiamenti? Il problema è il finale, e solo il finale”
non ho visto “io sono leggenda”, ma mi ricorda lo scempio compiuto su brazil… quando ci sono soldoni in gioco e’ davvero dura far prevalere le scelte artistiche.
ho visto la dichiarazione di giulio base all’uscita dal cinema: ovviamente a lui il film faceva tutto schifo a parte lo splendido finale, ci vedeva l’allegoria della redenzione divina dell’uomo o non so quale altra minchiata cristiana. mi sono quindi astenuto dal recarmi a vederlo.
sam lawry: Ci sono un paio di battute che possono giustificare questa lettura “mistica” di Io sono leggenda, che appunto resta una lettura, non il significato del film.
Ho scritto che il film, finale a parte, non è brutto: adesso che l’arrabbiatura per la delusione è un po’ passata, azzardo un “è bello”: Will Smith si conferma un ottimo attore, e la solitudine dell’ultimo uomo viene resa molto bene.