Sto cercando di raccapezzarmi un po’ sulla condanna ai membri della Commissione grandi rischi per il terremoto dell’Aquila.
Se ho capito bene – ed è un grosso se –, la condanna non riguarda il non aver previsto il terremoto, ma l’errata comunicazione dei rischi. Insomma, di fatto è una condanna per cattiva divulgazione scientifica.
La cattiva divulgazione in generale e quella scientifica in particolare è un male, penso che si sia tutti d’accordo su questo. Non credo tuttavia che sei anni di carcere siano un sistema efficace per evitare il ripetersi di simili errori.
Aggiornamento
Di seguito alcuni articoli che ho letto e che ho trovato interessanti:
- Anna Meldolesi, sul Corriere della Sera prima della sentenza;
- Daniela Ovadia sul suo blog Mente e psiche;
- Marco Cattaneo, direttore di Le Scienze;
- Pietro Greco su Scienzainrete;
- Sergio Rizzo sul Corriere dopo la sentenza;
- .mau. sul suo blog.
Altro che Commissione grandi rischi.
Il vero rischio per tutti gli italiani è quello di finire sotto le grinfie dei loro giudici.
“evento catastrofico improbabile ma possibile”…
Comunicazione riconosciuta congrua con le conoscenze della sismologia da parte dei massimi esperti di tutto il mondo.
Grazie, ci voleva una rassegna stampa! Se non l’hai già letto ti suggerisco questo
http://www.scienzainrete.it/contenuto/articolo/tanti-errori-sul-terremoto-dellaquila
Il rischio è stato sottovalutato dalla commissione. Basta andare a rivedersi le dichiarazioni di diversi sismologi nei giorni precedenti ed immediatamente seguenti al sisma. C’era chi aveva previsto con molti giorni di anticipo una alto rischio e non è stato minimamente preso in considerazione dalle autorità.
La sentenza è giusta almeno nella misura in cui richiama finalmente una autorità pubblica a rispondere dei propri atti. Una rarità, quella della piena assunzione della responsabilità, nelle nostre isitutzioni.