E il problema non è che ci sia una persona convinta che la teoria della relatività di Einstein (non si precisa se quella generale o quella ristretta, ma non è questo il problema) non sia ancora stata dimostrata perché finora non si erano trovati gemelli da mandare nello spazio.
Il problema è che a questa persona – sicuramente un competente esperto in qualche altro campo dello scibile umano, chessò la politica internazionale o lo sport – venga affidato un articolo di scienza.
Ivo, ha proprio bisogno di questo per vergognarti? Non t’erano bastati Emilio Fede, Vittorio Feltri e tutti gli altri?
Per me la stupidità è peggio della malafede.
E per ogni Fede o Feltri c’erano altri due che criticavano e altri cinque che prendevano le distanze; qui, a parte qualche isolato giornalista scientifico, il vuoto.
Beh, se io fossi ancora un giornalista scientifico mi dissocerei. 🙂
Si era più meno nel ’95 e a quel tempo seguivo un gruppo parlamentare all’interno della X Commissione – Attività Produttive. Predispongo un pezzo a firma di quei deputati e lo trasmetto alla redazione del Sole 24 Ore, lasciando i miei recapiti telefonici. L’argomento era l’obbligo da poco introdotto di versamento contributivo all’Inps – Gestione Commercianti e Artigiani, da parte dei soci di società a responsabilità limitata.
Mi chiama il Sole 24 Ore nella persona del giornalista incaricato dell’articolo che inizia a farmi tutta una serie di domanda strampalate, lasciandomi chiaramente intendere che dell’argomento non sapeva una beneamata cippa. Al che, io gli obbietto: “Ma come fa a non conoscere la materia? Siete il quotidiano nazionale più autorevole sulle questioni economico finanziarie. Non può dirmi di non aver sentito parlare di questa questione”. E lui mi replica:”In redazione siamo tutti generalisti. Io personalmente, sono laureato in lettere. Gli esperti sono solo i pubblicisti quelli che scrivono gli approfondimenti. Noi ci limitiamo a riportare le notizie”.
beh, ma si spiega, e senza lavorare alla nasa:
il giornalista ha un gemello (o altro parente – in questo caso è davvero relativo, sia in senso generale che in senso ristretto) influente, per così dire. per questo fa il giornalista.
secondo me invece la vedete dalla prospettiva sbagliata: il giornalista è un fisico teorico e vuole stimolare i lettori ad approfondire i temi della relatività… no?
@lector: Al tuo racconto posso solo aggiungere la mia citazione preferita: “il giornalista è uno che spiega agli altri cose che non sa”.
@ricco&spietato: tesi da non scartare, ma come ho scritto nell’articolo mi auguro che sia il giornalista in questione sia esperto in qualche altro campo dello scibile umano.
@lamespior: tutto può essere, ma non so perché dubito della tua tesi