Ci sono differenze che non riesco a cogliere. E questo mi fa sentire un po’ inadeguato.
La prima differenza che non colgo è tra uccidere delle persone tramite proiettili o bombe e ucciderle con delle armi chimiche. Sembra infatti che la seconda sia meno accettabile della prima e non capisco bene perché. Forse è questione di numero di morti o di dolore inflitto durante l’uccisione, non so.
Il mio stesso dubbio, relativo alla Siria, l’ha avuto anche Matt Bors:
La seconda differenza riguarda i reati d’opinione.
Sembra che se l’opinione sia stata espressa su un social network l’arresto sia più grave. E non capisco bene perché: se essere arrestati per un’opinione è una cosa grave, lo dovrebbe essere indipendentemente dal mezzo con cui hai espresso la tua opinione.
Post vecchio, ma ancora attuale.
Sforzandomi di fare l’avvocato del diavolo, una possibile risposta potrebbe essere che le armi chimiche, a differenza delle altre, sarebbero più facilmente “esportabili” in attacchi terroristici anche fuori dagli scenari di guerra, in particolare negli Stati Uniti, e dunque costituirebbero una maggiore minaccia per gli americani “a casa propria”.
Che ne pensi?
@mlejnas: L’attualità svecchia post di settimane fa…
Comunque, non mi convince molto, come ragionamento, visto che a scatenare il tutto sembra essere stato l’utilizzo, non il possesso.
Però… a quanto ho capito è proprio il problema di “sicurezza nazionale” ad aver “allertato” Mr. Obama.
Forse essendo dei liberali pensano che il possesso non sia mai reato ma l’utilizzo possa determinare la colpa, per cui se possiedi ma non lasci intravvedere di potertene servire non c’è problema, se invece lasci intendere che le potresti usare senza troppe remore… minacci la sicurezza degli stati uniti. Chiaro, no?
un Sorriso
@jabberwock: mi sto documentando. Ti saprò dire