[Gli agenti del nucleo scorte della questura di Genova] hanno avuto bisogno di rinforzi per riuscire a garantire una vigilanza adeguata alla personalità da proteggere [l’arcivescovo di Genova monsignor Bagnasco]. Risultato: la sezione dopo il rinvenimento della lettera con il proiettile ha raddoppiato l’organico, passando da dieci a venti agenti. […]
I nuovi “gorilla” che permettono di proteggere il prelato sono stati prelevati, tecnicamente si tratta di aggregamenti, da altri uffici di polizia: dai commissariati alla sezione Anticrimine, e persino dalla nuova sezione antidroga della squadra mobile.m.v., “Il nucleo scorte raddoppia”, Corriere Mercantile, 2 maggio 2007, p. 3