Gli universali sono reali, hanno una influenza sul mondo, agiscono su di esso. Il sempre interessante Peirce dimostrava (in Che cos’è il pragmatismo) questo fatto con un semplice esempio: in camera c’è aria viziata e noi, in automatico, senza rifletterci su più di quel tanto, apriamo la finestra. La finestra viene aperta a causa della credenza, che è indubbiamente un universale, che l’aria viziata sia malsana per la salute.
La realtà degli universali non significa però la liceità di ogni generalizzazione. Gli universali nascono in stretto contatto dai particolari, e occorre tornare sempre lì, all’osservazione della realtà.
Non ha senso proporre astratti principi generali, la pretesa di scoprire dietro ogni evento una legge universale è infondata e pericolosa. Pericolosa perché, una volta scoperta, o inventata, la legge, si è tentati di non osservare più.
La legge universale rischia di essere un potente narcotico, ben più pericoloso dell’aria malsana. Urge aprire la finestra.