Elena Cattaneo si è rivelata essere una grande donna di scienza: la sua lectio magistralis sulle cellule staminali è stata chiara, completa e appassionante.
Nel pomeriggio, durante l’incontro con Armando Massarenti per la presentazione del suo Staminalia (Guanda), si è discusso, tra le altre cose, dei sistemi con cui distribuire i fondi per la ricerca scientifica.
Se ho capito bene, in Italia funziona come al Festival del cinema di Cannes: a decidere il destinatario della Palma d’oro è una giuria di esperti, guidata da una celebrità. Nel resto del mondo (Giappone escluso) funziona come all’Academy di Los Angeles: gli Oscar vanno a chi riceve più voti degli esperti del settore (i direttori della fotografia votano la miglior fotografia, gli sceneggiatori la miglior sceneggiatura e così via).
Il problema è che questa giuria di pari ha preferito Com’era verde la mia valle a Quarto potere e non ha mai premiato Stanley Kubrick (a parte gli effetti speciali di 2001). Sempre meglio che avere commissioni che attribuiscono fondi ai propri membri senza neppure giustificarsi e senza spiegare come questi soldi vengono spesi, ne convengo.
In serata, romantica passeggiata per il porto antico (vedi foto).
Ciao! ti va uno scambio link?
Fammi sapere…
[Re]write di Giovanni Greco
@Giovanni Greco: Mi spiace, link solo per amore (insomma, se mi piace quello che uno scrive, lo leggo e quindi lo inserisco nell’elenco qui a destra).
Ho letto questo post dopo aver appena posato il libro di Massarenti (me l’ha prestato proprioil Pigna).
E in più passaggi scrive (lo rileggevo stasera) degli affrettati entusiasmi sulle staminali “etiche” che regolarmente si ripropongono, come nel caso che hai or ora segnalato in Google Reader.
Mi stai leggendo nel pensiero, o mia moglie mi ha fatto uno scherzo collegando a Facebook delle webcam qui in casa?
@Weissbach: Semplice coincidenza o, se preferisci, lo spirito del tempo che aleggia sopra le nostre teste (io preferisco la prima, che avere lo spirito del tempo sopra la testa mi spaventa un po’).