Luisa Capitanio Santolini (UDC), nel presentare una accorata interpellanza al governo, firmata anche da Luca Volontè, si è così espressa (seduta n. 179 del 28/6/2007):
Sono profondamente indignata del fatto che siamo costretti, come parlamentari, a rivolgere al Governo questo tipo di domande e a interrogare le istituzioni su quello che sta avvenendo nel Paese, che, a nostro avviso, è qualcosa di estremamente grave, che non va semplicemente stigmatizzato, ma va fermato. Il che è tutta un’altra cosa!
I fatti estremamente gravi che stanno accadendo sono:
– lo spettacolo pornografico Messiah Game, presentato (con soldi pubblici) alla Biennale di Venezia;
– il gioco, liberamente scaricabile da internet, Operazione pretofilia che intende dimostrare «che il Vaticano sarebbe connivente con la pedofilia praticata dai sacerdoti».
Non voglio giudicare la gravità di questi fatti. Ammettiamo che lo spettacolo e il gioco non siano semplicemente di cattivo gusto, ma siano proprio pornografici e come tali non vadano semplicemente stigmatizzati ma proprio fermati, ossia proibiti e censurati. Se una azione danneggia delle altre persone, è giusto proibire o comunque regolamentare simili azioni.
Quello che non capisco è per quale motivo dovrebbe intervenire il governo: perché a decidere queste cose dovrebbe essere qualche zelante ministro o sottosegretario? Perché dovrebbe essere l’esecutivo a fermare gli autori del gioco e gli artisti della Biennale? Si è forse di fronte ad una emergenza nazionale?
Luisa Capitanio Santolini è indignata perché si è dovuta interpellare al governo. L’indignazione è condivisibile, ma per altri motivi: Luisa Capitanio Santolini non si sarebbe dovuta rivolgere al governo, ma alla magistratura.
In una ottica liberale, una semplice e banale denuncia o, se il reato non è perseguibile d’ufficio, una querela, sarebbero stati i mezzi più adatti.
Evidentemente ho una strana concezione di società liberale.
Intanto, il gioco Operazione pretofilia è stato rimosso dal sito.
Non solo. Pare che la censura si sia allargata a macchia d’olio…
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2031702
A quanto pare, tutto si è risolto in un nulla di fatto (come, in fin dei conti, era prevedibile). Il gioco è tornato online, previo esilarante avviso: