9 commenti su “I matematici non giocano d’azzardo?”
Perchè mai un matematico non dovrebbe giocare d’ azzardo?
Non è sulla base del calcolo che giochiamo ma sulla base della speranza soggettiva.
Per quanto “giocare” non sia un atto razionale, ubbidisce a regole razionali. Avere un sogno, nutrire una speranza è conforme a regole razionali, anche se il comportamento in sè è irrazionali. La gran parte dei grandi innovatori ha seguito quella via.
Ad illustrare bene il concetto è stato per esempio Eric Falkenstein nel tentativo di spiegare uno strano ma ormai acclarato fenomeno borsistico: i titoli più rischiosi hanno anche un rendimento atteso più basso. In altri termini, dove il rischio è alto premio di rischio non solo non esiste ma è negativo.
Ne dedurrei che ieri sera hai visto Report!
Un Sorriso
@Broncobilly: Scrivilo all’autore del fumetto. Dovresti trovare facilmente il suo indirizzo email.
@il più Cattivo: Report? No, non l’ho visto.
I matematici danno buone indicazioni per giocare d’azzardo; ovviamente parlo delle compagnie d’assicurazione.
Ad esempio, la compagnia d’assicurazione che stipula una polizza contro il furto d’auto scommette sul fatto che la maggior parte delle auto non viene rubata
Ma qui non si parla del gioco d’azzardo in generale, ma delle lotterie e del lotto (o superenalotto). Acquistare 1 o 4 biglietti della lotteria non alza di molto le infime probabilità di vincere. In questo sento topo parla di tassa sulle persone che non sanno fare i conti.
@Michele: Direi che le assicurazioni sono questione di abilità, oltre che di caso.
@Simone: è vero, con il titolo del post ho un po’ ampliato il discorso.
Secondo me la vignetta è fuor d’opera, manca il bersaglio.
I giochi d’azzardo non sono matematica attuariale.
Il suo piacere non è il risultato in sé, come anche nelle imprese fisiche e negli altri giochi.
Fossero così, cercheremmo un modo migliore per ottenere il premio. Certo con un enalotto milionario è difficile, ma per una riffa che mette in palio un cesto di salumi?
C’è una quota di divertimento gratuito.
Lo so anche io che ci metto meno tempo a salire per una stradina asfaltata, ma trovo divertente tagliare per il bosco su collina scoscesa su un sentiero di sassi.
E una parte di azzardo c’è anche in qualsiasi sport, attività o gioco, come il calcio, l’escursione o la morra.
@eno: Quello che dici è vero. Tuttavia, tieni presente che la prima vignetta della strip coinvolge lo Stato che, per incrementare le entrate, moltiplica le lotterie…
Perchè mai un matematico non dovrebbe giocare d’ azzardo?
Non è sulla base del calcolo che giochiamo ma sulla base della speranza soggettiva.
Per quanto “giocare” non sia un atto razionale, ubbidisce a regole razionali. Avere un sogno, nutrire una speranza è conforme a regole razionali, anche se il comportamento in sè è irrazionali. La gran parte dei grandi innovatori ha seguito quella via.
Ad illustrare bene il concetto è stato per esempio Eric Falkenstein nel tentativo di spiegare uno strano ma ormai acclarato fenomeno borsistico: i titoli più rischiosi hanno anche un rendimento atteso più basso. In altri termini, dove il rischio è alto premio di rischio non solo non esiste ma è negativo.
Ne dedurrei che ieri sera hai visto Report!
Un Sorriso
@Broncobilly: Scrivilo all’autore del fumetto. Dovresti trovare facilmente il suo indirizzo email.
@il più Cattivo: Report? No, non l’ho visto.
I matematici danno buone indicazioni per giocare d’azzardo; ovviamente parlo delle compagnie d’assicurazione.
Ad esempio, la compagnia d’assicurazione che stipula una polizza contro il furto d’auto scommette sul fatto che la maggior parte delle auto non viene rubata
Ma qui non si parla del gioco d’azzardo in generale, ma delle lotterie e del lotto (o superenalotto). Acquistare 1 o 4 biglietti della lotteria non alza di molto le infime probabilità di vincere. In questo sento topo parla di tassa sulle persone che non sanno fare i conti.
@Michele: Direi che le assicurazioni sono questione di abilità, oltre che di caso.
@Simone: è vero, con il titolo del post ho un po’ ampliato il discorso.
OT —> Importante e urgente
Link per petizione anti pena di morte per omosessualità in Uganda
Secondo me la vignetta è fuor d’opera, manca il bersaglio.
I giochi d’azzardo non sono matematica attuariale.
Il suo piacere non è il risultato in sé, come anche nelle imprese fisiche e negli altri giochi.
Fossero così, cercheremmo un modo migliore per ottenere il premio. Certo con un enalotto milionario è difficile, ma per una riffa che mette in palio un cesto di salumi?
C’è una quota di divertimento gratuito.
Lo so anche io che ci metto meno tempo a salire per una stradina asfaltata, ma trovo divertente tagliare per il bosco su collina scoscesa su un sentiero di sassi.
E una parte di azzardo c’è anche in qualsiasi sport, attività o gioco, come il calcio, l’escursione o la morra.
@eno: Quello che dici è vero. Tuttavia, tieni presente che la prima vignetta della strip coinvolge lo Stato che, per incrementare le entrate, moltiplica le lotterie…