La piaga del narcotraffico, che favorisce violenza e semina dolore e morte, richiede un atto di coraggio di tutta la società. Non è con la liberalizzazione delle droghe, come si sa discutendo in varie parti dell’America Latina,che si potrà ridurre la diffusione e l’influenza della dipendenza chimica.
Così, secondo l’ANSA, si è espresso il papa in Brasile per la Giornata mondiale della gioventù.
Un consiglio: sul tema della liberalizzazione delle droghe, lasciate perdere il santo padre e leggete Perché l’antiproibizionismo è logico (e morale) di Persio Tincani.1
- Nella speranza che Persio mi rivolga ancora la parola dopo aver citato nella stessa frase lui e il papa. [↩]
Eppure il proibizionismo (la “legge secca”) degli Stati Uniti dovrebbe avere insegnato che queste cose favoriscono solo le mafie e i trafficanti. Ma già, è proprio quello che si vuole ottenere, no?
@Bruna Vestri: Il mio approccio è più scettico: dal momento che la stupidità è la migliore spiegazione di molti fenomeni, credo che solo una minoranza degli avversari della legalizzazione della droga sia al soldo di mafie e trafficanti; la maggioranza non ha mai riflettuto sul problema andando al di là della semplice equazione la droga fa male = proibiamo la droga.