Questo è un punto da sottolineare: uno può dire “la moralità ormai è chiusa, anzi siamo alla dissoluzione morale”, altri possono dire: “abbiamo chiuso con i primordi di un pensiero morale e cominciamo ad entrare in una nuova fase che è la fase dell’affermazione della morale in cui i diritti individuali, l’autonomia è meglio rispettata è più pienamente rispettata”. Io credo che il libro di Lecaldano sia un grosso contributo in questa direzione.
Maurizio Mori intervistato da Monica Soldano per Radio Radicale a proposito del libro Un’etica senza Dio di Eugenio Lecaldano.
A rifletterci il grido: “La moralità finisce ora!” può avere la sua legittima controparte… ciò che finisce, può anche iniziare.
Ma non sarà che l’ordine sia inverso? La morale inizia ora è un vecchio adagio, che risale all’illuminismo francese, ripetuto infinite volte.
Dire “la moralità in realtà finisce” spesso non è una lagna sui costumi antichi. E’ appunto un modo sarcastico di criticare l’idea un po’ bislacca della renovatio mundi etica e sociale.
Ecco! Attualmente dopo due secoli e passa, si cercano i risultati di quel glorioso inizio di Luce Frances… Qua no, sotto il tavolo neanche, appesi sull’attaccapanni sotto il cappotto neppure… Lecaldano li ha trovati?
( Demaistre sfotteva molto gli illuministi su queste cose. “Diritti dell’Uomo, hanno inventato i diritti dell’Uomo! Strano, i viaggiatori hanno scoperto gli italiani, i cinesi, i portoghesi, i lapponi. L’Uomo però non l’ha visto nessuno…” )
Caro eno, contavo sul tuo aiuto per la retorica di questa affermazione di Mori. Il concetto comunque c’è: la fine del mondo non è ancora giunta, satana non si è ancora impadronito del mondo.
Passando ad altro, i risultati dell’Illuminismo non mi sembrano poi così difficili da trovare: ne convengo, molta era (ed è) retorica, ma la sostanza non era poca: bene o male (nel bene e nel male) la nostra politica nasce da lì, e così la fiducia nella ragione (in opposizione ma anche in continuità con il passato: pensa all’enciclopedia e confrontala alle Etimologie di Isidoro di Siviglia).
Per l’etica, De Maistre non mi sembra proprio il riferimento migliore (per quanto sia indubbiamente schietto e diretto: niente giri di parole, nei suoi testi).
Curiosa comunque la tua citazione: è una critica all’approccio universale che proprio Lecaldano critica, sostenendo un sostanziale empirismo in materia etica.
Caro Ivo, beh grazie della fiducia che riponevi in me!
Ti rispondo per evitare futuri equivoci.
-De Maistre non faceva etica in quel passo, ma parlava di costumi sociali. Bisogna prestare molta attenzione a non confondere l’etica con lo studio delle varietà sociali e culturali.
Si può essere relativisti culturali spinti senza essere relativisti etici, per usare questi termini.
-De Maistre va preso con le pinze, ma è un genio. Di solito tutto ciò che critica è falso, anche se non sembre le sue critiche sono vere( cioè ciò che vi oppone ).
-Tu molte volte hai criticato l’idea di causa per fenomeni complessi. E’ la stessa ragione per cui rido sentendo di “effetti dell’Illuminismo” o “eredità dell’Illuminismo”.
La filosofia non ha mai avuto grossi effetti, e se li ha avuto, li ha avuto solo venendo di necessità volgarizzata. Insomma è diventata altro.
Pensa a Marx. Neanche in organizzazioni che esplicitamente si rifacevano a lui si può stabilire un legame diretto tra le sue idee e gli effetti che hanno prodotto.
-Quanto a Lecaldano, beh no, io non sono empirista! Il mio riferimento per l’etica è la fenomenologia realista di Scheler… Anche lui rifiutava l’universalismo, ma anche l’empirismo: ricondurre l’etica a nostre capacità biologiche di empatia o ai costumi locali è discutibile, visto che l’etica è regolativa…
ciao!
Mi piacerebbe saperne di più sulla fenomenologia realista di Scheler (questo è un velato invito a scriverne qualcosa
).
Sull’Illuminismo: non intendevo certo dire che il Partito Democratico è nato grazie a (per colpa di?) Voltaire (magari i ghostwriter dei politici d’oggi avessero la penna di Voltaire!)
L’illuminismo, come fenomeno complesso e non solo filosofico, ha avuto i suoi effetti o, per evitare l’impostazione causa-effetto, i suoi fenomeni convergenti.
È ovvio che ritenere l’Illuminismo causa della democrazia è una assurdità pari a quella di chi sostiene che sia figlia del cristianesimo… e con questo finisco che non vorrei passare per terrorista
Registro il desideratum, anche se temo che vada oltre le mie capacità.
Le tesi di Scheler- il cui nocciolo è: ogni esperienza emotiva è anche conoscitiva – sono consapevolmente ardite e complesse e non so se riesco a riassumerle in un post mantenendole sensate.
Vedrò se riesco a isolare qualche punto, ma non aspettarti nulla… almeno per ora…
ciao! eno
Ciao a tutti! Mi chiamo Viviana, mi piace molto questo vostro spazio dedicato e questo tipo di idee.. a tale proposito ho scritto un messaggio nel mio blog “multiforme” che tratta vari argomenti e vari generi.. ho inserito un’immagine significativa che spero faccia ragionare,pensare ed anche meditare su come è diventato ora il mondo.. mi farebbe davvero piacere se veniste a farmi visita e mi lasciaste qualche commento, magari proprio sul nuovo messaggio inserito.. l’indirizzo è http://blog.libero.it/alternativi e l’url del messaggio inerente all’img http://blog.libero.it/alternativi/2681431.html aspetto vostri commenti sul blog, un bacio, Viviana Pozzo