Riprendendo la barzelletta sul metodo, l’errore del marziano non è affermare che l’acqua faccia ubriacare i terrestri – affermazione più che sensata, visti gli elementi che aveva a disposizione – ma il considerare questa affermazione più di una semplice ipotesi e soprattutto non cercare e valutare spiegazioni alternative.
Del resto, non è detto che la scienza marziana sia uguale a quella terrestre.
mah. Secondo me il marziano avrebbe dovuto accorgersi che l’acqua da sola non faceva parte delle bevande ubriacanti. Come minimo avrebbe dovuto affermare che l’acqua è un catalizzatore dell’ubriacatura, oltre a verificare cosa succedeva a chi beveva solo acqua.
@puntomaupunto: Tieni conto che l’ipotetico marziano non sa nulla dei terrestri ed è capitato in un bar dove nessuno beve acqua… OK, è un po’ artificioso, ma è nata come barzelletta tra gli studenti di filosofia della scienza…
infatti sono stato molto attento a non fare ipotesi “strane”.
È vero però che potremmo però tradurla per i terrestri, e fare un esperimento di questo tipo:
– siamo alla porta di un locale, e vediamo entrare persone che al petto hanno due o più distintivi colorati. Quello che notiamo è che i distintivi che ha ogni persona sono di colori diversi e che tutte le persone che sono entrate hanno un distintivo azzurro. Che possiamo dedurre?
Ovviamente che il distintivo azzurro è un lasciapassare.
dimenticandosi persino di vedere chi NON è fatto entrare 🙂
Intendi che possono entrare tutti quelli che non hanno il distintivo rosso e la presenza dell’azzurro è una coincidenza o c’è qualcosa che sono troppo stanco per cogliere?
è come per l’acqua: devi avere almeno due distintivi, di cui uno è azzurro.
Il punto è che non puoi dare una spiegazione solo a partire dai soli esempi positivi, perché la caratterizzazione di una proprietà richiede necessariamente anche esempi negativi per poter essere delimitata. (nota che non sto parlando di falsificazione, siamo ancora a uno stadio precedente)
Potrebbe essere un bel quizzino della domenica… 🙂
…tutto sommato, è meglio quella ricerca dell’alcool che uccide i vermi.
mi sfugge il senso della frase “non è detto che la scienza marziana sia uguale a quella terrestre”… cosa intendi per “scienza”? il metodo scientifico utilizzato o le leggi fisiche/chimiche.. o altro?
@betterwithchem: Mentre lo scrivevo pensavo, con un po’ di ironia, al relativismo nelle versioni salottiere, tipo che esistono saperi non occidentali eccetera.
Più seriamente, mi verrebbe da pensare che il metodo scientifico si è sviluppato per superare alcune “trappole cognitive” o bias. Tipo quello trovato da .mau.: guardiamo solo i casi positivi ignorando quelli negativi.
Sicuramente non è il caso del marziano del mio esempio, ma una forma di vita che si è sviluppata su un altro pianeta molto probabilmente avrebbe dei bias diversi, e quindi il metodo scientifico sarebbe almeno un po’ diverso. Insomma, su Marte non si fanno i test in doppio cieco perché non ce n’è bisogno.
Ora è chiaro, grazie! 🙂
Anche su “un piccolo pianeta nelle vicinanze di Betelgeuse” hanno problemi col metodo scientifico mi sa 😉
“Aveva fatto però un grosso errore di disattenzione, perché aveva sorvolato un po’ troppo sul necessario lavoro di ricerca. Le informazioni poco accurate che aveva raccolto lo avevano così indotto a scegliere, come nome che passasse inosservato, quello di “Ford Prefect”.”
(Guida galattica per gli autostoppisti, Douglas Adams)
bellissimo..hai spiegato perfettamente l’errore che commettono ogni giorno i ricercatori che si basano sulla sperimentazione animale
@cassandra: Non era mia intenzione farlo – e non sono neppure così sicuro di averlo fatto.
riflettendoci scoprirai che sono le stesse estrapolazioni – osservazioni parziali che si fanno quando si cerca di osservare il modello animale e quando si tenta di incastrarlo maldestramente con l’uomo..
😉
grazie