Simpatico. Mi ricorda le spiegazioni sul calcolo infinitesimale e differenziale.
Dindiot, in veneto, significa tacchino. Anzi, più precisamente, tacchinotto, perché tacchino si dice dindio. L’etimologia – e spero che qui Eno non mi fulmini per l’ennesima volta 🙂 – si rifà a “d’India”, cioé proveniente dalle Indie. Quelle occidentali, naturalmente.
P.S. Forse l’autore del cartoon stava pensando al famoso “tacchino induttivista” di Russell e Popper 😉
@lector: anche in francese tacchino e dinde, che richiama l’india. In America, invece, è turco…
In poche parole: il tacchino è lo straniero per antonomasia.
Giustamente, il tacchino proveniva dalle Indie Occidentali.
Brusco qui raggiunge livelli notevoli.
Sembra Walter Chiari che prende per il culo Odifreddi…
Sarebbe da usare nei corsi
come base per Trova l’errore
Me lo ricordo perché era nel novero
delle parole coinvolte nei calembour
che il mio prof. di liceo ci insegnava.
Combinazioni assurde, tipo:
“Othon, ton thé, t’a-t-il ôté ta toux?!”
Per i non francofoni, la pronuncia è tipo:
oton, tonté, tatilotétatù?
Dindon?
Non si finisce mai d’imparare… (comunque, anche dinde è corretto)
In Brasile il tacchino si chiama “perù”, a ulteriore conferma dell’osservazione di Ivo rispetto allo “straniero per antonomasia” 😉
P.S. in portoghese-brasiliano, “perù” si pronuncia “pirù”, nel caso qualcuno avesse mangiato tacchino a Rio.
Anche dinde va bene…
Io non ci avevo neppure guardato, tanto ero convinto che dindon fosse il maschio e dinde unicamente la femmina.
Invece…
E’ proprio vero, non si finisce mai d’imparare.
😀
Simpatico. Mi ricorda le spiegazioni sul calcolo infinitesimale e differenziale.
Dindiot, in veneto, significa tacchino. Anzi, più precisamente, tacchinotto, perché tacchino si dice dindio. L’etimologia – e spero che qui Eno non mi fulmini per l’ennesima volta 🙂 – si rifà a “d’India”, cioé proveniente dalle Indie. Quelle occidentali, naturalmente.
P.S. Forse l’autore del cartoon stava pensando al famoso “tacchino induttivista” di Russell e Popper 😉
@lector: anche in francese tacchino e dinde, che richiama l’india. In America, invece, è turco…
In poche parole: il tacchino è lo straniero per antonomasia.
Giustamente, il tacchino proveniva dalle Indie Occidentali.
Brusco qui raggiunge livelli notevoli.
Sembra Walter Chiari che prende per il culo Odifreddi…
Sarebbe da usare nei corsi
come base per Trova l’errore
Ah, tacchino in francese è dindon.
Me lo ricordo perché era nel novero
delle parole coinvolte nei calembour
che il mio prof. di liceo ci insegnava.
Combinazioni assurde, tipo:
“Othon, ton thé, t’a-t-il ôté ta toux?!”
Per i non francofoni, la pronuncia è tipo:
oton, tonté, tatilotétatù?
Dindon?
Non si finisce mai d’imparare… (comunque, anche dinde è corretto)
In Brasile il tacchino si chiama “perù”, a ulteriore conferma dell’osservazione di Ivo rispetto allo “straniero per antonomasia” 😉
P.S. in portoghese-brasiliano, “perù” si pronuncia “pirù”, nel caso qualcuno avesse mangiato tacchino a Rio.
Anche dinde va bene…
Io non ci avevo neppure guardato, tanto ero convinto che dindon fosse il maschio e dinde unicamente la femmina.
Invece…
E’ proprio vero, non si finisce mai d’imparare.
😀