È bello immaginare il futuro. Secondo l’ANSA,1 che riprende un servizio della rivista Scientific American, tra cinquant’anni avremo macchine volanti, scansioni complete del DNA effettuate in ambulatorio e assisteremo a numerose estinzioni, soprattutto dei grandi predatori.
Affascinante e, per restare nell’ambito delle previsioni, sicuramente più istruttivo degli oroscopi.
Alle previsioni di oggi sul domani, trovo però giusto affiancare quelle di ieri sull’oggi. In Blade Runner e Ritorno al futuro abbiamo le macchine volanti, ma non i navigatori satellitari; i libri dovrebbero essere scomparsi da un bel pezzo, eppure continuano imperterriti a ingombrare le biblioteche e a conquistare lettori;2 niente colonie lunari ma robot su Marte; gli enormi schermi televisivi che la fantascienza collocava in ogni stanza sono effettivamente arrivati, ma sono meno numerosi dei piccoli schermi degli smartphone, e così via.
Una curiosa previsione non indovinata riguarda la toponomastica di una piazza luganese.
A proposito dei cambiamenti urbanistici avvenuti in Piazza Dante – spazio dominato dalla presenza di un grande magazzino, nel dicembre 1993 su La città ((Periodico di informazione del Municipio di Lugano pubblicato dal 1992 al 2008.)) un certo Due Calzini scriveva:
Questa mutazione ha finito per cambiare, beffardamente, anche il nome della piazza: sono ancora loro i protagonisti, i giovani, ad averla ribattezzata piazza dell’Inova con una contrazione di sapore dialettale del nome dell’innominabile grande magazzino: piazza Dante Alighieri, per tutti oggi è “piazza Inova”; e forse, tra qualche decennio, anche la toponomastica ufficiale si adeguerà.
Vent’anni dopo la piazza non ha cambiato nome, mentre lo hanno fatto i grandi magazzini, che da “Innovazione” sono diventati “Manor”.
Ce l’hai con chi fa previsioni? Tra 50 anni saremo cyborg ( più semplice che la manipolazione genetica) e tra 100 saremo sequenze di bit vaganti nel cloud e potremo caricarci in esseri sintetici – probabilmente ancora di forma umanoide per abitudine e bias dei costruttori.
Sì e no. Diciamo che ce l’ho con chi quelle previsioni le prende troppo sul serio.
Comunque, a voler essere davvero cattivi si potrebbero citare i film di fantascienza con astronavi più veloci della luce ma i monitor a tubo catodico…