Il ricordo è qualcosa del passato che permane nel presente. Questo permanere è da intendersi anche, e forse soprattutto, in senso fisico, materiale: il ricordo è anche e soprattutto un oggetto che era e che, in una qualche maniera, ancora è.
Il ricordo è inoltre un evento: l’evento del ricordare, del ritornare in mente. Un simile evento è solitamente originato, ancora una volta, da un oggetto: ad esempio una madeleine inzuppata nel tè o, per chi non ha la sensibilità del poeta, una vecchia fotografia, un giocattolo di quando si era bambini, un libro e, dal momento che non vi sono limiti spaziali, un armadio, una casa e persino una città.
I discorsi filosofici sulla memoria e il ricordo, sul passato che non è più ma che è ancora in forma distorta di immagine o idea, rischiano di essere come ingranaggi che girano nel vuoto, se dimenticano il semplice fatto che la memoria e il ricordo sono innanzitutto materiali, prima ancora di essere idee sono cose.
È oramai un luogo comune affermare che “non sono più le cose come una volta”. Nella maggiorparte dei casi è vero: i bambini degli anni ’50 possedevano giocattoli indubbiamente più solidi di quelli di adesso, la carta utilizzata per stampare libri agli inizi del XX secolo è più resistente di quella utilizzata agli inizi del XXI secolo, i mobili del falegname non sono assolutamente paragonabili, quanto a robustezza, a quelli Ikea. Tutto questo tacendo le meraviglie dell’elettronica che, anche se per caso non si guastano, diventano obsolete nel giro di pochi anni.
Se la memoria è fisica ed è composta dagli oggetti materiali che ci circondano, allora si potrebbe concludere che si va incontro ad una Sindrome di Korsakoff collettiva. La sindrome di Korsakoff è un grave disturbo della memoria: il paziente ricorda perfettamente eventi accaduti prima dell’insorgere della malattia, ma ha grosse difficoltà a memorizzare gli eventi recenti.
Un bambino nato nel 2006 avrà in casa ricordi dei propri nonni e bisnonni: qualche vecchio mobile, una collana, un orologio, una edizione dei Dialoghi di Platone o un libro di scuola. Ma non avrà praticamente nulla dei genitori: i mobili Ikea saranno finiti in discarica, televisori e lettori dvd si saranno rotti, i computer saranno obsoleti ed inutilizzabili.
Avrà a disposizione, nella memoria del suo computer, i documenti, le fotografie e i filmati dei suoi genitori, conservate perfettamente grazie al formato digitale che non perde in qualità nella copia. Ma mentre è possibile imbattersi casualmente nell’orologio comprato dal nonno cercando il certificato elettorale, non è possibile trovare il filmato del matrimonio del padre collegandosi al sito del ministero dell’interno.
La sindrome di Korsakoff, per l’individuo, è una grave malattia dovuta all’alcolismo. Per la società potrebbe semplicemente essere una nuova forma di vita, non necessariamente peggiore di quella attuale. Si vedrà.