Berna, 27.06.2013 – Nel 2012 il numero di animali sottoposti a esperimenti è sceso a 606 434 (- 55 694) per un calo dell’8,4%. Gli esperimenti che causano gravi sofferenze (livello di gravità 3) sono diminuiti del 15% e rappresentano l’1,9% di tutti gli esperimenti sugli animali condotti nel 2012. Per gli esperimenti effettuati nell’ambito dei cosmetici o dei componenti di cosmetici non sono stati utilizzati animali.
Dal comunicato stampa odierno dell’Ufficio federale di veterinaria.
Per quanto riguarda il tipo di animali utilizzati, per l’80% si tratta di “roditori da laboratorio” mentre un per me inaspettato 9% riguarda i volatili, soprattutto il pollame “nell’ambito di esperimenti sull’alimentazione animale e di studi sulla corretta detenzione degli animali”.
Per quelli usati in Italia devi vedere la Gazzetta Ufficiale..peraltro, a mio avviso , se servisse, si potrebbero usare anche tutti quanti…il fatto è,invece, che l’unico modello attendibile per l’uomo è l’uomo..e non sempre (es a me la dose di chemioterapia usata per un malato oncologico mi farebbe ammalare, per lui invece è una speranza di vita)
il punto non è ridurre il numero ma non usare un metodo fallimentare .
@cassandra, quello che dici non è propriamente corretto. Bisogna distinguere il tipo di sperimentazione, gli obiettivi, i mezzi. In alcuni casi vengono utilizzati dei ceppi di animali che hanno un determinato corredo genetico o delle patologie. Alcuni processi biologici sono molto simili fra alcuni animali e l’uomo. Prova è che alcuni farmaci vengono utilizzati sia per l’uomo che per l’animale. Il progresso medico che c’è stato è dovuto alla sperimentazione concepita così. La mia personale opinione è che bisogna andare al ridurre sempre più la sperimentazione animale e cercare dei metodi alternativi che siano anche computerizzati e fare investimenti e ricerca anche in questo senso; questo tra l’altro si fa e le compagnie farmaceutiche ne sono contente, visto che gli animali costano tanto e loro risparmiano.
ciao