A partire da oggi, primo gennaio 2013, i coniugi svizzeri potranno scegliere liberamente il loro cognome. In altre parole, entrambi i promessi sposi potranno scegliere se mantenere il cognome da celibe o nubile oppure portare quello del partner.
Il fatto che la moglie possa mantenere il proprio cognome o – addirittura! – che possa essere il marito a cambiare cognome è già stato definito da alcuni “un duro colpo per la famiglia tradizionale”.
Sono parzialmente d’accordo: è sì un colpo, ma non mi pare così duro. È un colpo perché sicuramente modifica quell’istituto, giuridico e sociale, che è la famiglia, probabilmente adattandola maggiormente alle nuove sensibilità.
Non mi pare tuttavia un cambiamento così radicale. Almeno rispetto a quello che arriverà, secondo me, tra pochi anni e che rischia di mandare davvero a gambe all’aria la famiglia tradizionale. Mi riferisco a test genetici fatti in casa.
Non sono un esperto in materia, ma immagino che nel giro di pochi anni chiunque potrà acquistare, per pochi soldi, un laboratorio casalingo con cui analizzare il DNA e scoprire, in pochi minuti, il grado di parentela. Un simile apparecchio potrebbe anche venire integrato nei sempre più tecnologici smartphone.
È chiaro che quando scoprire se Tizio è davvero il figlio biologico di Caio è semplice quanto fotografare entrambi, il fondamento naturale del matrimonio – porre rimedio al problema del Mater semper certa, pater autem incertus – viene a cadere completamente. Tempi duri per la famiglia tradizionale.
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