Quale è la differenza tra un milione e un miliardo?
Quando leggiamo un articolo sul debito pubblico italiano, o sul numero di persone che ogni anno prendono un aereo, o sul numero di litri di acqua consumati in un mese da una città come Milano, ci accorgeremmo se, per un errore di stampa, la parola “miliardi” venisse sostituita da “milioni”?
Io, in tutta sincerità, non me ne accorgerei.
Eppure la differenza è notevole: “un milione di secondi” significa circa undici giorni, mentre “un miliardo di secondi” significa circa trentatre anni.1
Se ci penso, rimango un attimo senza fiato.
Un giretto da John è sempre istruttivo:
http://longstreet.typepad.com/thesciencebookstore/2010/01/a-milehigh-pile-of-woodgraphical-display-of-quantitative-data.html
A me la mente mi si è ingarbugliata quando i miliardi di lire sono diventati milioni di euro. E non mi sono più ripresa. E penso che questo valga anche per qualche politico.
Sei in buona compagnia. La gestione di numeri “grandi” è al di fuori delle pressioni selettive che hanno contribuito a formare il nostro cervello (o mente o coscienza … insomma sto cominciando a leggere Chalmers e idanni sono già notevoli). Non ricordo più (ma qui non me la sentirei di dare la colpa a Chalmers) dove ma sono certo di aver letto che alcune società non possiedono (forse solo in passato) termini per indicare numeri già di poche unità figuraimoci come ci si possa confrontare con scale di grandezza di questo tipo.
Uno dei giochi che mi piaceva di più era invitare le persone a prendere un foglio e provare a piegarlo in due per sessantaquattro volte e osservare con quale facilità partissero con un foglio tipo formato A4 per comprendere solo dopo tre o quattro piegature che “c’è qualcosa che non mi torna”.
Vedo con piacere che sei tornato a post di argomenti che solleticano la mia curiosità evoluzionistica, ma che ancora non hai perso il “vizio” di gettare il sasso e sederti ad aspettare (va beh il detto è un po’ diverso, ma così ti rappresenta meglio). Insomma come tempo addietro si diceva : Ivo dacci la linea, ovvero come affronti questa situazione e quali soluzioni pensi di proporci?
Un Saluto (un po’ logorroico, ma a tommy http://www.tommydavid.com/2010/01/18/tema-per-il-nuovo-decennio/#comment-11954 è andata peggio…)
@peppe: Notevole. Sapevo degli infogrammi di Otto Neurath, gli Isotype, ma questi non li conoscevo.
@Troubled Sleeper: Io ho notato che molta gente ragiona ancora in lire quando si parla di grosse cifre. Il panino costa 3€, non 6000 lire, ma la casa costa 400 milioni di lire, non 200000 €.
@il più Cattivo: Questa volta respingo l’accusa: non è una situazione da affrontare, perché è già affrontata e risolta. Il mondo è pieno di idee su come rappresentare valori, come renderli facilmente percepibili.
Che poi queste soluzioni vengano applicate male – per ignoranza o malafede – non è roba che un povero bloggher possa risolvere…