Leggo che:
Agostino Giovagnoli, docente di storia contemporanea all’Università Cattolica, ha infatti commentato in questi termini al SIR le dichiarazioni del presidente della Camera Gianfranco Fini, nel 70° anniversario della promulgazione delle leggi razziali, secondo il quale allora la Chiesa non fece abbastanza.
“Il segno di dissenso da parte della Chiesa fu molto forte – replica Giovagnoli – È noto a tutti che Pio XI prese posizione contro le leggi razziali esponendosi in prima persona con discorsi molto duri e dando luogo nel luglio 1938 ad uno scontro aperto con Mussolini”.
A Giovagnoli non è noto, evidentemente, che le leggi razziali sono del settembre 1938 (il che non significa che Pio XI non si sia strenuamente opposto, ma solo che l’avrà fatto almeno un paio di mesi dopo).
In questo post malvino discute proprio del dissenso espresso dalla chiesa, nella persona di Pio XI. Che non fu “forte” come noto a tutti, ma pavido, ambiguo e incompiuto. C’era un cardinal Pacelli (futuro Pio XII) a fare da filtro.
Siam tutti capaci di dire che le intenzioni erano diverse, di buone intenzioni è lastricata la via per l’inferno.
@ferrigno: A me infastidisce molto questo atteggiamento di autoassoluzione postuma. Penso che affermare “avremmo potuto fare di più” sia un atteggiamento molto più maturo.