È morto Giuliano Bignasca, “imprenditore e politico svizzero del Canton Ticino, presidente del movimento della Lega dei Ticinesi, da lui stesso fondato nei primi anni novanta”, per dirla con Wikipedia e il suo punto di vista neutrale. La Lega dei Ticinesi, sempre dal punto di vista neutrale di Wikipedia, è un “movimento che non si definisce né di destra né di sinistra; viene però comunemente classificata all’interno del populismo di destra”.
Incuriosito sono andato a cercare “Giuliano Bignasca” nell’archivio storico dei quotidiani ticinesi, convinto di trovare, tra le notizie più antiche, qualche riferimento al suo passato di sportivo o di imprenditore. Con una certa sorpresa, il suo nome è apparso sul Corriere del Ticino del 24 luglio 1968 a proposito di una rapina.
Giuliano Bignasca, allora 23enne, non ha derubato nessuno, almeno in quell’occasione; semplicemente gli hanno fregato l’auto:
Un’audace quanto avventata rapina a mano armata è stata compiuta ieri mattina a Chiasso ai danni di un negozio di sigarette […]. La rapina è stata effettuata alle 8.45 circa; a quell’ora i tre si fermavano con una vettura spider Alfa Romeo grigia con tetto nero, targata TI 4999, precedentemente rubata al signor Giuliano Bignasca di Lugano […].
Come specifica il quotidiano, “autori del colpo sono stati tre giovani studenti italiani”, subito catturati.
Fosse ancora vivo, ci si potrebbe scrivere un bell’articolo di colore su questo furto subito in gioventù e sui possibili legami tra la nazionalità dei tre ladri e le successive battaglie politiche, antistranieri e antifrontalieri, di Bignasca.
“un negozio di sigarette”
… non sempre ti capisco, ma almeno imparo un po’ di lingua e cultura svizzera… 😀
Non è colpa nostra se non avendo i monopoli di stato, non abbiamo neppure tabaccai…