Luca Baiguini racconta un interessante esperimento:
In una gabbia, 5 scimmie e, al centro, un piedistallo che permette di raggiungere delle banane appese al soffitto.
Quando una delle scimmie tenta di prendere le banane, tutte vengono investite da un getto di acqua fredda, che impedisce loro di raggiungere le banane.
Dopo alcuni tentativi, appena una scimmia tenta di arrivare alle banane, le altre glielo impediscono per non essere spruzzate. Il risultato è quindi che nessuna tenta più di arrivare alla frutta.
Successivamente, una scimmia viene tolta dal gruppo e ne viene inserita una nuova, che tenta subito di raggiungere le banane e, naturalmente, viene aggredita dalle altre, senza, peraltro, capire perché.
Si procede qundi ad un altro avvicendamento. La scimmia cambiata in precedenza partecipa all’aggressione della nuova arrivata, anche se non ha idea del motivo.
Dopo aver cambiato tutte le scimmie (nessuna, quindi, è mai stata bagnata), tutte queste continuano ad aggredire le nuove arrivate che tentano di raggiungere le banane, sempre senza sapere perché.
Probabilmente si tratta di una leggenda metropolitana, e un simile esperimento non è mai stato realmente condotto oppure ha avuto un esito diverso.
Mentre è infatti esperienza abbastanza comune che gli uomini si comportano così, non è affatto da escludere che le scimmie, in simili circostanze, si comportino più razionalmente di noi uomini.
scusa per il commento fuori tema… ma vorrei chiederti una cosa. come posso ridurre gli articoli in modo che nella pagina principale ne sia visualizzato solo un certo numero di righe? (ovviamente l’intero post dovrebbe essere visualizzato cliccando su un apposito link).
aspetto una risposta (in questa sede, sul mio blog o al mio indirizzo pensierorizzontale@yahoo.it
a presto
Mi ricorda il tacchino induttivista di Bertrand Russell…
Isadora: paragone azzeccato, sarebbe dovuto venire in mente a me;-)
Rimedio citando l’asino di Buridano!
Resta vero però che
se si mette un numero infinito di scimmie
su un numero infinito di macchine da scrivere
ben presto l’aria della stanza diventerà irrespirabile.
Francesco: accade lo stesso può accadere anche ai convegni di filosofia (per tacere di quelli scientifici) 😉