Seguo un po’ distrattamente la questione Stamina, ma da quel che sento e leggo, mi pare che i buoni stiano perdendo.1
Qui ci vanno due premesse.
La prima è che sono di parte e dunque parlo di buoni, che sono quelli convinti della validità della razionalità e del metodo scientifico. Parlare di buoni lascia intendere che dall’altra parte – dove stanno i sostenitori di Vannoni e della fondazione Stamina – ci siano i cattivi, cosa della quale in realtà non sono affatto convinto. Non mi pronuncio sulle buone o cattive intenzioni di chi propone una cura miracolosa a base di cellule staminali, cura ovviamente osteggiata dalla scienza ufficiale; qui mi limito a fare il consequenzialista, a valutare gli esiti, esiti che sono convinto essere negativi, come ampiamente spiegato nelle letture che segnalerò alla fine di questo articolo.
La seconda premessa è che parlare di buoni *versus* cattivi (o diversamente buoni) significa interpretare l’accaduto nei termini di una guerra, mettendosi dentro una cornice intellettuale (quello che chiamano *frame*) che sicuramente distorce in parte la realtà.
Liquidate le premesse, torniamo ai buoni che perdono.
Perdono nel senso che mi sembra che passi quasi esclusivamente il messaggio degli altri, dei sostenitori di Stamina, messaggio che, semplificando un po’, vede una cura miracolosa osteggiata dalla scienza ufficiale per ignoranza, chiusura mentale o per biechi interessi economici. Certo, ci sono alcune persone, non necessariamente scienziati, che hanno la pazienza di documentarsi e quel minimo di competenze per distinguere la buona informazione dalle stronzate, ma temo si tratti di una minoranza. La maggioranza è almeno tendenzialmente favorevole a Stamina.
Ecco, quello che mi chiedo è: perché i buoni stanno perdendo?
Perché hanno buone idee ma non sanno comunicarle, mentre dall’altra parte ci sono abilissimi comunicatori?
Oppure il problema non è nelle abilità comunicative, ma nella materia, e chi difende il metodo scientifico ha la strada in salita, mentre chi propone cure miracolose ce l’ha in discesa, almeno nel particolare contesto sociale in cui ci troviamo?
La seconda possibilità è più inquietante, perché significa che l’unica maniera per non perdere è ritirarsi dalla sfida.
Alcune letture sul caso Stamina
Di seguito, un parziale e disordinato elenco di articoli sul caso Stamina. Si accettano suggerimenti per integrazioni.
- “Democrazia, staminali e divani” di Antonio Pascale.
- I post sull’argomento scritti su Medbunker da Salvo Di Grazia, tra cui “Cure con staminali: l’Italia dei pifferai“, “Terapia con staminali, riassumendo…“, “Staminali, la cura che fa inorridire gli scienziati ma fa alzare l’audience“
- Gli articoli su Stamina pubblicati su Prometeus.
- “Ma cosa c’entra Cure Alliance con Vannoni?” di Giuseppe Remuzzi.
- Purtroppo i buoni stanno perdendo anche altre battaglie, come quella sugli OGM. Ma qui mi limito al caso Stamina. [↩]
Buona la seconda, purtroppo.
Sul perchè vincono sempre i cattivi ti segnalo un ottimo spunto di riflessione :
http://www.keinpfusch.net/2010/03/la-teoria-della-montagna-di-merda.html