È vietato aprire le porte esterne del treno

Questa mattina, grazie a un treno insolitamente in orario, sono rimasto in stazione ad attendere il treno successivo tutto il tempo previsto dalla coincidenza, circa 15 minuti. Ho quindi avuto modo di prestare attenzione agli annunci:

È vietato aprire le porte esterne del treno, e salire o scendere, quando non è completamente fermo.

È ovvio che ad essere completamente fermo sia il treno e non le porte, sia per la differenza di genere e numero (porte è femminile plurale, treno maschile singolare) sia per il buon senso (difficile immaginare porte che si muovono a treno fermo), però, se non erro, per come è formulata la frase il soggetto della subordinata dovrebbe essere porte, non treno.

Lo so che sono altri i problemi delle ferrovie italiane, e infatti ne parlo oggi, che i treni sono in orario (vabbè, i due treni che ho preso io: al binario di fronte segnalavano già 10 minuti di ritardo).

Ne approfitto per un altro dubbio grammaticale legato ai mezzi di trasporto: sui tram milanesi (almeno sulle vetture Carrelli 1928 recentemente rimesse a nuovo) campeggia la scritta “Al conducente è vietato di parlare”. Io scriverei “Al conducente è vietato parlare”, senza “di”, ma non sono sicuro si tratti di un errore (e se lo è, è molto diffuso, almeno stando a google).

5 commenti su “È vietato aprire le porte esterne del treno

  1. direi che e’ sbagliata la frase sul conducente.
    Per prima cosa avrei scritto: “E’ vietato parlare al conducente.”
    La frase che riporti invece: “Al conducente e’ vietato di parlare” significa letteralmente che il conducente non puo’ parlare. Ma forse intendevano proprio quello: cioe’ che il conducente quando guida non puo’ parlare.

  2. Concordo. La frase non è corretta ed è pure ambigua. In ogni caso: se si verificassero problemi sul mezzo (pubblico) di trasporto, a chi se non al conducente si dovrebbero segnalare?

  3. Ammazza se sei pignolo.
    Comunque anche qui vicino un negozio esponeva la scritta: “Si vendono letti per sposi d’ottone”.

  4. @Fabristol: Mi ero sbagliato: la frase esatta è “È vietato al conducente di parlare”. La proibizione sembra riguardare il conducente, non il passeggero, ma dal momento che di solito non si parla da soli, la distinzione mi sembra capziosa.

    @CC: Beh, tu puoi parlare, è il conducente a non poter rispondere! 😉

    @Weissbach: Pignolo? Io? 🙂

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